Risponde all’obiettivo di fare chiarezza nonché di rispettare ruoli e competenze, che significano conseguenti responsabilità, la replica dell’assessore all’ambiente Roberto D’Alessandro all’intervento della LAV sede territoriale di Cosenza, sul modo in cui l’Amministrazione comunale sta affrontando il problema del randagismo, pubblicato sulla edizione odierna dei quotidiani locali.
In premessa, l’assessore D’Alessandro sente di riconoscere i grandi meriti della LAV nel progetto “Fido t’affido” che si traducono in un sentito ringraziamento. “Riuscire ad affidare un cane – dice D’Alessandro – va a vantaggio degli animali ed anche delle casse comunali poiché si liberano risorse che possono essere destinate ad altre emergenze”.
Proprio per il clima di collaborazione che contraddistingue il rapporto con gli operatori della LAV, l’assessore all’ambiente intende tranquillizzare l’associazione sulla sorte dei cani catturati sul territorio e inviati al canile di Cassano. “Dal 30 settembre al 31 dicembre – precisa D’Alessandro – ne sono stati portati 38 dei quali 7 sono stati affidati, 1 è deceduto, 26 sono stati trasferiti dopo i trattamenti sanitari al canile rifugio di Gioia Tauro, che è uno di quelli convenzionati con il Comune di Cosenza, 4 sono ancora nel canile sanitario di Cassano perché necessitano di ulteriori cure e probabilmente saranno trasferiti al canile rifugio entro il 10 febbraio”.
Nell’occasione l’assessorato all’ambiente riferisce gli ultimi dati relativi alla cattura dei randagi. Nella giornata odierna – dalle 05.00 alle 07.00 – sono stati catturati 5 cani, tra p.zza dei Bruzi, Tribunale, Viale Parco e I Due Fiumi. Operazione durante la quale, la squadra ecologica comunale, che accompagna sempre la squadra cattura, ha rilevato che tre cani di quartiere facevano branco con quelli catturati. Ne è derivata l’immediata segnalazione al cosiddetto tutor che ha la responsabilità sul cane di quartiere assegnato. Infine l’assessore D’Alessandro – come già espresso ad una operatrice della LAV – rinnova formalmente la disponibilità ad incontri periodici, informando che – unitamente alla commissione consiliare ambiente – ha già chiesto che si tenga una riunione tra Comune e ASP, ritenendo indispensabile ai fini di un migliore prosieguo dell’impegno contro il randagismo che si verifichino le seguenti condizioni alle quali l’ASP dovrà, per competenza, dare il suo assenso:
• l’incremento del numero di giorni dedicati alla cattura;
• l’ampliamento della fascia oraria dalla mezzanotte alle 7 e non dalle 5 alle 7 come avviene attualmente;
• una maggiore rapidità nei trattamenti sanitari, compresa la sterilizzazione, per favorire il turn over dei cani nel canile sanitario e quindi avere maggiori posti disponibili.
Intanto si aspetta con grande fiducia che la Procura della Repubblica dia esito alla sua indagine, che scaturisce da un incontro avuto dall’assessore D’Alessandro, su sua richiesta, con il Procuratore della repubblica nell’ottobre scorso – con successiva immediata consegna all’autorità giudiziaria della documentazione necessaria – per denunciare la gravità della situazione e dare ragguagli sull’attività dell’Amministrazione per quanto di sua pertinenza.