Anch’io ora posso dedicarmi alle primarie di domenica prossima e fare campagna per il voto da cui deriverà la scelta del candidato a presidente della Regione per il centrosinistra. Saranno primarie vere, aperte e libere, in cui ciascuno dei partecipanti concorrerà al risultato. Vorrei che domenica fosse una giornata importante per la democrazia calabrese, tutto dipenderà dall’ampiezza della partecipazione. Per quanto ci riguarda siamo pronti e preparati, con le nostre cose in ordine, avendo fatto, fino all’ultima seduta, pienamente il nostro dovere alla Presidenza del Consiglio regionale della Calabria. Posso dirlo a testa alta: l’impegno preso all’inizio della legislatura, ribadito poi nella Convenzione “Doveri e Diritti”, è stato mantenuto. Il Consiglio regionale ha lavorato di lena, io penso di aver assolto al compito affidatomi. In un’epoca di ciarlatani, di falsi profeti, di venditori di fumo, in cui troppo spesso la gara è a chi la spara più grossa, per noi parlano le scelte, gli atti, le leggi approvate.
Siamo andati avanti con le nostre sole forze, senza trucchi, protezioni e raccomandazioni, dovendo fare spesso i conti con pregiudizi e malafede. Avanti, giorno dopo giorno, seduta dopo seduta, fino all’ultima, ieri, in cui abbiamo approvato il bilancio, altre leggi importanti, venti provvedimenti amministrativi. Così la politica ora costa assai meno rispetto all’inizio della legislatura, non c’è più familismo nelle strutture speciali dei consiglieri, che oggi pagherebbero caro, con decadenza automatica dall’incarico ricoperto, anche il semplice rinvio a giudizio per associazione mafiosa. Infine tante, tante leggi approvate, tutte con regolare copertura finanziaria; insomma, la risalita è cominciata davvero. Il Consiglio ormai è la “casa dei calabresi” non solo a parole, in quattrocentomila in questi cinque anni lo hanno visitato o vi hanno tenuto iniziative e da qualche settimana ospita i Bronzi di Riace in fase di restauro. Diventa per tali ragioni possibile accingersi con serietà ad un nuovo progetto. Il nostro obiettivo non è, come è assai evidente, la richiesta di lasciare fare a noi, ma di fare assieme, di unirci nella comune responsabilità di affrontare al meglio e dipanare, senza proclami né facili promesse, la matassa aggrovigliata dei problemi della nostra terra e di cominciare a farlo, scegliendo liberamente il candidato a presidente della Regione con le primarie. Ed allora, in bocca al lupo a tutti noi.
Giuseppe Bova – Presidente del Consiglio Regione Calabria