“Nicola Giunta, Reggio al di là dell’amore” è il tema dell’incontro promosso dall’Associazione Culturale Anassilaos congiuntamente con il Centro Internazionale Scrittori della Calabria che si terrà mercoledì 17 febbraio alle ore 16,45 presso la Biblioteca Comunale. Introdurranno la Dr.ssa Loreley Rosita Borruto, Presidente CIS Calabria e il Dott. Stefano Iorfida, Presidente Associazione Anassilaos. Relazionerà la Dr.ssa Maria Festa, studiosa e critica letteraria. Poeta profondamente legato alla sua città di cui colpì i vizi e i difetti con toni da invettiva degni dei grandi poeti moralisti (pensiamo a un Giovenale) Nicola Giunta nacque a Reggio Calabria nel 1895. Da giovane tentò la via del palcoscenico quale cantante lirico ma ben presto si accorse che la sua vocazione era quella di poeta e scrittore e tornato per sempre nella sua Reggio visse la vita della sua città che lo ricambiò con amore e talora anche con un misto di ironia e disprezzo dovuti al suo carattere eccentrico e alieno dai compromessi. Negli ultimi anni della sua vita fu Bibliotecario presso la Biblioteca Civica di Reggio Calabria e nella sua città si spense nel 1968. La sua opera immensa attende ancora un’analisi critica completa anche se studiosi del valore di Piromalli non hanno mancato di rimarcarne la grandezza collegandolo all’esperienza poetica di un Carducci e D’Annunzio. Se nella sua poesia colpisce i difetti della sua gente, la vanagloria, la boria, la pigrizia, l’invidia è perché egli fa parte di quello stesso popolo e ne condivide le abitudini e- diciamo- le non poche virtù. D’altra parte i difetti dei Reggini sono i difetti del genere umano ad ogni latitudine e in ogni tempo e questo consente a Giunta di creare una poesia universale che lo pone accanto a tutti quei poeti che attraverso i secoli e nelle diverse lingue, hanno, attraverso la propria invettiva moralistica, espresso anche la propria disperazione e il proprio bisogno di pulizia e onestà.
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