“Quando i partiti poggiano sui personalismi. E così, organizzazioni nate per la difesa del cittadino e del territorio si sbriciolano cancellando finanche il nome”. Lo afferma il consigliere comunale Giuseppe Sergi, candidato per l’MPA alle ultime elezioni europee, che prende lo spunto dagli ultimi avvenimenti registratisi all’interno del movimento politico fondato da Raffaele Lombardo, per alcune riflessioni sulla politica regionale. “Un tratto della mia breve esperienza politica – dice Sergi – l’ho fatto con il Movimento per le Autonomie, in quando credevo nel programma ed avevo fiducia nella leadership che, tuttavia, non ha retto alla prova dei tempi e dei cambiamenti socio- politici della nostra regione. La storia dell’MPA calabrese evidenzia che fino ad un anno fa questa formazione politica aveva assunto una dimensione, sia qualitativa che numerica, di grande rilevanza, al punto che, nelle ultime europee, in Calabria ha raggiunto una percentuale davvero lusinghiera. Il 4,6% di consensi ha messo in evidenza come nella nostra regione, al pari della dirimpettaia Sicilia, il Movimento per le Autonomie ispirava grande fiducia nella gente. La strategia del Movimento, da Roma a Palermo, da Catania a Cosenza, indicava un protagonismo sul versante del centrodestra. Poi però le cose sono andate diversamente – vedi la Provincia di Cosenza – soprattutto per la sete di potere che ha colpito alcuni esponenti di primo piano che operano in Calabria. Tutto ciò ha provocato la grossa emorragia che, di fatto, ha sgonfiato la base dei militanti ( e non solo ) ed ha cancellato principi e programmi. In seno all’MpA oggi regna un clima di grande confusione: una piccola parte di attivisti del movimento si è schierata con il centrosinistra, mentre la storica base del partito, legata ai programmi del centrodestra, appoggia fattivamente Giuseppe Scopelliti con una lista autonomista che mira a superare la soglia di sbarramento. Credo che, in questo particolare momento della vita della Regione, il sostegno al sindaco di Reggio sia la scelta più giusta, ideale per il cambiamento di una terra che non può rimanere confinata agli ultimi posti di tutte le graduatorie delle regioni dell’Unione Europea. Per questo – conclude Sergi –molti degli amici, ex militanti del movimento hanno deciso di scendere in campo per sostenere Scopelliti nella corsa alla carica di governatore”.
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