Reggio Calabria. Il 30 marzo del 1960 si spegneva a Frascati Madre Brigida Postorino, la religiosa nata a Catona di Rreggio Calabria, fondatrice dell’Istituto delle Figlie di Maria. Nel 50° della sua scomparsa la Chiesa di San Giorgio al Corso, l’Associazione Culturale Anassilaos e l’Istituto Figlie di Maria Immacolata dedicano a suor Brigida un convegno sul tema “Omaggio alla Serva di Dio Madre Brigida Postorino Fondatrice dell’Istituto Figlie di Maria Immacolata” che si terrà sabato 13 marzo alle ore 17,30 presso la Chiesa di San Giorgio al corso. Il convegno sarà aperto dalla Santa Messa celebrata da S.E. Rev.ma mons. Vittorio Mondello, Arcivescovo Metropolita di Reggio Calabria. Alle 18,30, al termine della celebrazione eucaristica, avrà inizio l’incontro con i saluti di Don Antonio Santoro, Parroco di San Giorgio e del dott. Stefano Iorfida, Presidente dell’Associazione Culturale Anassilaos e gli interventi del prof. Pietro Borzomati, Ordinario storia contemporanea università per stranieri di Perugia, di Mons. Antonino Denisi, Vicario giudiziale e direttore ufficio diocesano comunicazioni sociali, della Prof.ssa Lucrezia Gangemi, nipote della fondatrice e di Madre Loretana Grosso, Superiora Generale dell’istituto figlie di Maria Immacolata e Postulatrice della causa di Beatificazione. Brigida Maria Postorino, questo il nome completo della Serva di Dio, nacque a Catona il 19 novembre 1865 da Giuseppe Postorino e Francesca Marra. Sin da piccola ebbe una educazione religiosa.
Il padre le raccontava ogni sera la “storia di Gesù”. Nel suo paese natale fin da giovane contribuì molto alla Pia Unione delle Figlie di Maria, di cui fu presidente, insieme ad alcune sue coetanee, sotto la guida spirituale del canonico Domenico Scopelliti che più tardi sarebbe diventato vescovo della diocesi di Oppido Mamertina-Palmi. Le Figlie di Maria gestivano, tra l’altro, una cappella della chiesa “San Dionigi” di Catona all’Immacolata. La chiamata alla consacrazione a Dio si presentò a Madre Brigida “come un sussurro” nella notte di Natale del 1897 durante la processione di Gesù bambino. La notte stessa ebbe una visione di Maria Immacolata che le diede conferma di quanto nel suo animo aveva già sentito dicendole “se tu non verrai altre non verranno”.
Il 6 novembre 1898, lei e otto sue compagne, lasciarono le loro case e con il permesso dell’autorità ecclesiastica si unirono in una “famiglia religiosa”, l’Istituto delle Figlie di Maria Immacolata. Il 6 gennaio 1899 suor Brigida Postorino pronunciò i suoi primi voti (le altre sorelle presero l’abito religioso come novizie) e la nostra Brigida fu eletta Superiora. La sua attività ebbe fin da subito il sostegno del cardinale Gennaro Portanova che ne riconobbe i meriti. Anche la vita dell’Istituto quella di suor Brigida vennero sconvolte dal terremoto del 28 dicembre 1908 devastò Reggio e Messina. Le case dell’Istituto vennero distrutte o danneggiate e il sisma uccise 24 tra suore e novizie. Fortunatamente suor Brigida, che aveva perso con la morte di Portanova uno dei suoi più grandi sostenitori, incontrò la benevolenza del Papa Pio X che il 27 gennaio 1909 la ricevette in udienza offrendole il suo aiuto e promettendole che l’Istituto sarebbe stato riconosciuto. Promessa che sarebbe stata mantenuta dal suo successore, Papa Benedetto XV, che suor Brigida aveva incontrato nel 1913. Le case furono ricostruite, anzi crebbero più numerose e si diffusero in Italia e anche a Roma un Istituto vide la luce nel 1925. La salute della Fondatrice intanto deperiva e nel 1936 Ella cedette il governo dell’Istituto che riprese, per un anno appena nel 1942, ritirandosi poi definitivamente nella casa di Frascati dove continuò a seguire le vicende del suo Istituto che intanto si diffondeva nel mondo, in Africa, Brasile e Argentina e dove si spense nel marzo del 1960.