Reggio Calabria. “Del precariato storico annidato all’interno della pubblica amministrazione rappresentano una delle categorie più trascurate, mai destinataria di un serio progetto di stabilizzazione che potesse mettere fine ad una situazione professionale di incertezza. Quella degli ex Lsu della scuola, impiegati dal ministero dell’Istruzione con contratti co.co.co presso le segreterie scolastiche ed ogni anno appesi all’esile filo della Finanziaria, è una condizione ultradecennale che grida giustizia. Anche tra i precari, a quanto pare, sembrerebbero esistere “figli di un Dio minore”. Nel corso degli anni, infatti, gli Lsu impiegati presso altri ministeri (Giustizia, Uffici tecnici erariali, Inps) e in buona parte delle Regioni sono stati assunti, così come molti Lsu sono stati stabilizzati dai Comuni. Per gli ex Lsu della scuola, invece, non si è mai riusciti ad andare oltre la logica dell’emergenza. Al momento, superata l’urgenza di riottenere lo stanziamento dei fondi previsti per il 2010, questi lavoratori co.co.co vivono una situazione resa più “buia” dalla cancellazione da parte dell’Ufficio scolastico regionale della riserva dei posti in organico loro riservati. Eppure questi contratti, scaturiti nel 2001 da un accordo con i ministeri del Lavoro e delle Finanze, dovevano, nelle intenzioni, servire ad accompagnare i lavoratori in un percorso di stabilizzazione. Nei fatti, invece, la loro condizione è rimasta immutata come il loro compenso, sempre identico dal 2001 a prescindere dall’aumento del costo della vita. Rifondazione comunista ritiene che a dieci anni da quei contratti non sia più rinviabile una discussione seria sul loro futuro, puntando ad un meccanismo di accompagnamento per coloro che sono già vicini alla pensione e ad una stabilizzazione degli altri all’interno del Miur (o ad una eventuale mobilità verso altri ministeri o verso altri enti pubblici), anche attraverso l’indizione di eventuali concorsi. Per quanto tempo il ministro Gelmini potrà ancora fingere di non vedere e non conoscere la loro situazione?”.
Nino De Gaetano
Segretario regionale di Rifondazione comunista