Bagaladi. Nell’ambito del progetto Pon “Educare alla cittadinanza globale” dell’istituto comprensivo statale di Bagaladi – San Lorenzo, si è svolto l’incontro di formazione “Tutela e valorizzazione delle risorse locali” dove abili esperti del settore si sono incontrati e confrontati in uno dei borghi più belli e caratteristici dell’area grecanica. Nella splendida cantina sociale “Casa di Bacco” a Palizzi, i genitori degli studenti coinvolti nel progetto didattico hanno iniziato una prima fase del percorso di ricostruzione e salvaguardia dei patrimoni locali. Insieme al professore Enrico Costa, preside del corso di laurea in Urbanistica dell’Università Mediterranea e per l’occasione moderatore del dibattito, ai sindaci del comune di Bagaladi Federico Curatola e di Palizzi Giovanni Nocera, al dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di Bagaladi Antonino Nastasi, alla professoressa Caterina Labate, all’avvocato Angelo Viglianisi Ferraro (ricercatore universitario e docente del progetto “Educare alla cittadinanza in un mondo globale”), all’ingegnere Antonio Iriti (direttore dei lavori di recupero del borgo antico), al responsabile Carmelo Panzera del Gal dell’area grecanica e all’agronomo Paola Nasti, è stato delineato un quadro generale dei patrimoni e delle risorse presenti sul territorio ma anche i tutor del progetto si sono soffermati sulla necessità di approfondire nell’ambito scolastico quei necessari processi educativi atti a formare il cittadino del domani. “Partiamo dalla necessità di dare ai nostri giovani la consapevolezza che insieme alla propria identità complessa c’è l’identità di tutti gli altri esseri umani. Il progetto didattico che coinvolge 20 genitori degli alunni dell’istituto di Bagaladi, vuole essere quindi uno strumento di riflessione sulla dimensione globale delle questioni locali –spiega la tutor e docente dell’istituto di Bagaladi Caterina Labate – ma soprattutto, offre l’opportunità a tutti i partecipanti di capire, conoscere, valorizzare il nostro ambiente, le nostre realtà sociali, economiche, politiche. Il nostro obiettivo è quello di far capire che bisogna lavorare con passione, perseverare negli intenti, scegliere la via del bene comune e produrre cambiamento”. “Purtroppo la gente del Sud si abitua alle cose brutte, accetta tutto ciò che danneggia le nostre realtà. E’ necessario invece impegnarsi, lottare, creare le giuste sinergie per eliminare quello che è dannoso al territorio, ai giovani, allo sviluppo globale – chiosa l’avvocato Ferraro – La diversità serve alla comunità per crescere, confrontarsi, migliorarsi”. A chiudere l’incontro le relazioni delle dottoresse in Storia e conservazione dei beni architettonici ed ambientali Elena Trunfio e Grazia Pellicanò che, dopo aver messo in risalto le tecniche per la conservazione e la valorizzazione dei siti archeologici, hanno ammirato, insieme a tutti i partecipanti, al castello del maniero di Palizzi.
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