Palermo. I Carabinieri del Noe (Nucleo Operativo Ecologico), coadiuvati da personale del Comando Provinciale Carabinieri di Palermo e del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza di Palermo, a seguito di attività tecnico ispettiva svolta su delega della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, Procuratore Aggiunto Antonio Ingroia; Sostituto Procuratore Annamaria Picozzi; Sostituto Procuratore Francesco Del Bene, hanno rinvenuto una discarica abusiva di vaste dimensioni all’interno dell’area del cantiere della ditta ‘Eu.Te.Co. s.r.l.’ sita in via Chirone, nel quartiere palermitano di Partanna Mondello.
In particolare, lo scavo eseguito dai Vigili del Fuoco, ha permesso di rinvenire due siti dove era stata interrata una grande quantità di rifiuti speciali di vario tipo, dalle terre e rocce da scavo, a materiali plastici da imballaggi, a batterie al piombo esauste, oli minerali esausti. Inoltre il personale dell’Arpa ha eseguito numerose campionature del terreno in quanto c’è il forte sospetto che il terreno possa essere stato contaminato da olio Pcb. Quest’ultimo rifiuto speciale pericoloso altamente inquinante è parte integrante di alcuni trasformatori-condensatori elettrici rinvenuti durante le operazioni di scavo.
Dai preliminari accertamenti eseguiti, si ritiene che i rifiuti rinvenuti siano da ricondurre alle attività imprenditoriali della ‘Eu.Te.Co. s.r.l.’, ditta che nel corso degli ultimi anni si era aggiudicata numerosi appalti per la manutenzione degli impianti e delle linee elettriche pubbliche nella provincia di Palermo. I rifiuti sono stati interrati in un terrapieno, la cui realizzazione ha determinato anche un cambiamento morfologico del sito sopraelevandolo di 3 metri circa rispetto al piano di campagna, ed in una buca profonda circa 4 metri, il cui piano era stato ricoperto con circa 30 cm. di cemento.
La ditta ‘Eu.Te.Co. s.r.l.’ lo scorso 22 marzo, è stata sottoposta a sequestro preventivo da parte della Direzione Distrettuale Antimafia, nell’ambito dell’operazione che ha portato all’arresto dell’architetto Giuseppe Liga, Amedeo Sorvillo e Agostino Carollo, questi ultimi due formalmente cointestatari della società. Per questo motivo il reato contestato è l’abbandono di rifiuti speciali aggravato dall’articolo 7 per aver favorito l’associazione mafiosa. L’architetto Giuseppe Liga era stato arrestato con Amedeo Sorvillo e Agostino Carollo il 22 marzo scorso, per l’architetto l’accusa era di associazione di stampo mafioso ed estorsione aggravata, mentre per Carollo ed il Sorvillo di trasferimento fraudolento di valori aggravato, per essersi fittiziamente intestati la titolarità delle quote sociali della ‘Eu.Te.Co. s.r.l.’, in modo da consentire a Liga di eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione.
Il Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri ha provveduto a sequestrare le aree interessate della discarica abusiva con i rifiuti rinvenuti, delimitando al contempo altre aree comprese all’interno del citato cantiere dove nei prossimi giorni proseguiranno le attività di scavo.