Villa San Giovani. Operazione Pescecane 2, sospesi 7 dipendenti F.S., 14 indagati accusati di fare la “cresta” sui biglietti delle navi. Lo scorso anno è stata segnalata al Compartimento Polizia Ferroviaria di Reggio Calabria, diretto dal primo dirigente Federico Strano, a mezzo denuncia da parte dei responsabili della Società Bluvia, che presso la biglietteria F.S. sita nel piazzale Anas di Villa San Giovanni venivano probabilmente commessi degli illeciti in quanto dai controlli effettuati dall’unica responsabile della biglietteria, risultavano delle anomalie a seguito di un notevole incremento dei titoli “annullati” sia da sistema che manualmente. La notizia criminis acquisita è stata trasmessa all’Autorità Giudiziaria che, nella persona del Sostituto Procuratore Dott. Riccioni del Tribunale di Reggio Calabria, ha disposto ulteriori accertamenti.
Pertanto l’Ufficio Secondo del Compartimento Polfer reggino diretto dal Dr. Rocco Romeo, per mezzo della Squadra Giudiziaria Compartimentale comandata dall’ispettore capo Salvatore Mandragona, ha attivato degli accertamenti tesi ad acclarare la veridicità di quanto riportato nella denuncia sporta dai vertici della navigazione e nel dettaglio, nel corso dell’attività investigativa è stato evidenziato uno scenario di comportamenti nei quali 14 dipendenti della biglietteria della società Bluvia ponevano in essere comportamenti non conformi sistematicamente.
Il sistema consolidato al fine di appropriarsi del denaro della società di navigazione era quello di “annullare” i biglietti erogati entro le due ore successive alla consegna del titolo di viaggio all’utente. Tale operazione consentiva al dipendente di appropriarsi totalmente dell’importo del biglietto che normalmente per un mezzo pesante, camion o autobus, si aggira sui 200 euro, in pratica l’utente pagava regolarmente e riceveva il biglietto mentre il dipendente apponeva la dicitura “annullato” esclusivamente sulla matrice che chiudeva in busta e consegnava a fine turno. Va anche precisato che presso la biglietteria vengono emessi i biglietti per autovetture e mezzi pesanti diretti in Sicilia, e che una quota consistente dei ricavi proviene dall’emissione dei titoli di viaggio di andata e ritorno sulla rotta Villa S. Giovanni–Tremestieri.
Tale situazione, protrattasi per due anni circa, è fruttata ai dipendenti infedeli circa 140 mila euro e dopo i riscontri eseguiti dalla squadra di Polizia Giudiziaria, tra le matrici dei biglietti annullati e la parte di biglietto consegnato, la Polfer ha acquisito presso le ditte di trasporto le matrici dei biglietti e gli stessi utenti, trovando conferma sull’effettivo utilizzo del titolo di viaggio.
L’indagine si è conclusa con un’informativa di reato a carico dei dipendenti infedeli presentata alla Procura di Reggio Calabria. In data 21.5.2010 il Gip del Tribunale di Reggio Calabria dott. Melidona su richiesta del Pm dott. Riccione del Tribunale di Reggio Calabria ha emesso provvedimento di misura cautelare personale interdittiva (art. 293 Cpp e 92 D.Lvo 27189) per sette dei 14 indagati, che a seguito di tale misura sono stati sospesi dal servizio dal 25 maggio scorso.
Inoltre per due degli impiegati, sospesi dal servizio, che secondo le risultanze investigative avrebbero cagionato alla società di navigazione un danno patrimoniale di rilevante gravità , il Gip ha disposto il sequestro preventivo dei loro beni sino all’ammontare di 121 mila euro.
La biglietteria di Villa San Giovanni non è nuova a tali problemi, e già nel 2004 era stata teatro di indagine da parte della Squadra Giudiziaria della Polfer reggina che per due anni aveva monitorato gli illeciti di alcuni dipendenti. Quell’indagine, denominata Pescecane, si era conclusa con la condanna ed il licenziamento di sei dipendenti delle Ferrovie dello Stato.
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