Zagarolo (Roma). I Carabinieri della Stazione di Zagarolo hanno arrestato la scorsa notte due giovani operai, C.G. di Palestrina e B.L. di Valmontone, rispettivamente di 29 e 34 anni, colpiti da un provvedimento restrittivo del Tribunale di Tivoli, che li ha ritenuti responsabili di una rapina avvenuta nel settembre del 2009. Teatro dell’episodio di cronaca la periferia di Zagarolo dove un anziano del luogo, G.G. di 73 anni, non vedente, dopo aver ritirato la pensione di grande invalido presso l’ufficio postale di Palestrina, nel rincasare a bordo della sua autovettura condotta da un occasionale accompagnatore fu rapinato della somma appena prelevata. Ad agire, un individuo che era riuscito a bloccare il veicolo lungo una stretta strada secondaria sotto la minaccia di un’arma, e nonostante la strenua resistenza del malcapitato, era riuscito a sottrargli alcune miglia di euro.
Nella circostanza la vittima, a causa del suo grave handicap, non era stato in grado di fornire elementi utili, né tantomeno il suo giovane autista, proprio il C.B arrestato nell’operazione di questa notte. Anzi, le dichiarazioni contraddittorie e lacunose dell’accompagnatore avevano insospettito i militari che già da subito avevano indirizzato le indagini su di lui. Difatti attraverso una serie di riscontri era emerso che l’uomo aveva avuto una serie di contatti telefonici, poco prima e dopo la rapina, con una persona di Valmontone, già nota agli inquirenti. Inoltre i Carabinieri erano riusciti a rilevare una serie di significative tracce biologiche che, successivamente incrociate con quelle dei due sospettati era risultate positive per uno di essi. A questo punto è stato facile ricostruire l’intera vicenda: l’accompagnatore del gran invalido si era accordato con B.L. per stabilire i modi ed i tempi della rapina, forti del fatto che la ignara vittima non avrebbe potuto capire né tantomeno vedere ciò che gli sarebbe capitato. Concordando con gli esiti investigativi dei Carabinieri, l’Autorità giudiziaria a questo punto ha emesso i provvedimenti cautelari per i quali i due malfattori sono stati arrestati:il giovane autista è stato tradotto presso il carcere di Roma Rebibbia, mentre il suo complice è stato accompagnato presso la sua abitazione agli arresti domiciliari.
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