Cosenza. Angelo Broccolo, segretario provinciale di Rifondazione Comunista, accompagnato da un cospicuo numero di dirigenti locali, lascia il partito. Per annunciare la decisione gli ormai ex esponenti del partito della falce e martello hanno diffuso un comunicato in cui spiegano le ragioni della scelta. Nella nota si legge che “Noi militanti e dirigenti della Federazione provinciale di Cosenza consideriamo conclusa la nostra militanza nel Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea, un partito cui vanno riconosciuti meriti storici indiscutibili, perché ha consentito in fasi difficili e complesse della recente fase storico-politica una contrapposizione intellettuale collettiva alla deriva neoliberista, sancita simbolicamente dal crollo dell’Europa dell’est. Nato dalla spontanea e sentita necessità di opporre un netto rifiuto alla deflagrazione del PCI e dalla successiva adesione di altre forze politiche e soggettività del variegato mondo dell’antagonismo, il partito della Rifondazione Comunista, sotto la direzione del compagno Fausto Bertinotti, ha saputo cogliere in anticipo, rispetto a tante letture stantie ed omologate, la multiforme galassia delle soggettività antagoniste capaci di opporsi alla devastante fase di dominio del neoliberismo, che nelle giornate di Genova hanno segnato il punto più alto (e tragico) di una elaborazione inedita di organizzazione del conflitto. I successivi passaggi, in maniera particolare la fase di analisi precedente alla formazione del governo Prodi, hanno segnato tuttavia una insufficiente valutazione delle dinamiche sociali in atto, con la conseguenza di un’impotenza istituzionale che ha prodotto una verticale perdita di credibilità politica e di consenso. Dapprima la disastrosa esperienza della Sinistra Arcobaleno che, recepita in maniera diffusa come operazione verticistica ed autoreferenziale, di tutela di ceto politico, è stata sonoramente bocciata dall’elettorato che ne ha di fatto determinato la scomparsa dalle aule parlamentari. Oggi i ritardi enormi nella ipotesi di costruzione di una Federazione della Sinistra, che per definizione dovrebbe avere come obiettivo necessario da perseguire l’aggregazione di quanto esiste nei vari segmenti partitici e con ancor più tenacia quanto esiste fuori dai partiti, sembrano allontanare ogni possibilità di aprire una seria interlocuzione con la multiforme galassia di soggettività politiche, sociali, associative, di movimento che esprime, insieme ad un disagio diffuso, l’esigenza di ritrovare luoghi aperti di partecipazione ed elaborazione”. La dichiarazione è stata siglata da Angelo Broccolo, segretario provinciale, da Vincenzo Mastrota portavoce provinciale dei Giovani Comunisti, dai membri del Comitato politico provinciale Benedetto Guaglianone, Francesco Imbrogno, Alberto Laise, Emma Orrico, Bruno Pascuzzo, Ernesto Serra, Fernando Sicilia e Pierluigi Zicaro, da Danilo Barbiero, segretario Circolo di Pedivigliano, da Giuseppe Carrozza dirigente del Circolo di Cassano allo Jonio, da Alessandro Nigro, del Coordinamento provinciale dei Giovani Comunisti.
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