Reggio Calabria. “L’uso di parole in libertà è il grande difetto della sinistra cittadina, che non perde occasione per provocare allarme sociale, soprattutto tra le fasce deboli. E’ il caso del consigliere comunale Demetrio Delfino, di Rifondazione Comunista, il quale, nel solco della continuità, scrive di servizi sociali sull’orlo della bancarotta”. Lo afferma – in una nota diffusa dell’Ufficio stampa di palazzo san Giorgio – Tilde Minasi, assessore comunale ai Servizi sociali. La rappresentante dell’esecutivo municipale, rifacendosi ad una riunione svoltasi le scorse settimane tra l’Amministrazione comunale e le cooperative del terzo settore, evidenzia come nella circostanza le parti hanno dimostrato “grande apertura e la volontà di collaborare concretamente attraverso un corretto confronto e non già tramite la stampa”. L’avvocato Minasi, di fronte alla nuova performance di Delfino si chiede di “quale bancarotta si parli”, e sottolinea che siamo di fronte ad “un ritardo che si regista in tutti gli enti locali italiani”. L’Assessore ai Servizi sociali evidenzia poi che “non tutti i servizi oggetto del contenzioso sono finanziati dal Comune, perché alcuni godono di fondi regionali accreditati in ritardo. Nel totale delle somme richieste dalle cooperative, infatti, figurano finanziamenti che la Regione ha erogato solo da qualche giorno; altri servizi sono finanziati con fondi statali che ancora non sono stati accreditati, rispetto al finanziamento che viene erogato in due distinte tranche. Una situazione, quella dei ritardi nell’accreditamento dei fondi della 285, di cui le associazioni sono perfettamente a conoscenza, considerato che quando hanno accettato il decreto di assegnazione del servizio hanno sottoscritto una clausola in cui è previsto che il pagamento è subordinato alla reale disponibilità dei fondi statali. Il populismo e la demagogia sono due ostacoli insormontabili sulla via della verità. E Delfino, abile nelle gimkane mistificatorie, tenta di accreditarsi come paladino dei bisogni dei lavoratori che, per via dell’attuale momento di crisi, sono costretti a lunghe attese prima di ricevere le giuste spettanze economiche. Difficoltà che neanche l’arzigogolare linguistico di Delfino riuscirà mai a risolvere. Il rappresentante di Rifondazione Comunista, con scarso senso di responsabilità, si erge a difensore del posto di lavoro degli addetti a queste cooperative a cui il Comune, nel corso degli anni, ha assicurato una speranza lavorativa. E mentre Delfino, con le sue denunce infondate, cerca un effimero consenso, l’assessorato da me retto garantisce minimi salariali con servizi e progetti. In due anni di attività di consigliere, il rappresentante di Rifondazione Comunista non ha mai avanzato o si è fatto promotore di iniziative tese a creare opportunità di lavoro, anche occasionali o di breve durata.. C’è da rilevare, infine, l’impegno del Sindaco Giuseppe Raffa alla soluzione anche di questo problema del tutto estraneo alla volontà del Comune”.
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