Cosenza. Sono dure e circostanziate le parole pronunciate dal Sindaco di Cosenza, Salvatore Perugini, vicepresidente dell’Anci, contro la sostanza dei provvedimenti contenuti nella manovra finanziaria predisposta dal governo Berlusconi. Il primo cittadino del capoluogo bruzio è particolarmente preoccupato, ovviamente, per gli effetti che si produrranno sulle casse dei Comuni a causa delle scelte assunte da Palazzo Chigi. Perugini, a tal proposito, afferma che “Bisogna che i cittadini siano informati sugli effetti devastanti per i Comuni della manovra finanziaria del Governo. Se ne parla in maniera non chiara ed insufficiente. Invece, deve essere l’argomento del giorno. Mentre il Paese era impegnato nella discussione sul federalismo fiscale, sul mancato percorso parallelo con il federalismo istituzionale e con il codice delle autonomie, si è passati di colpo a fare i conti, nel vero senso della parola, con una manovra economica che colpisce in maniera devastante proprio i territori e gli enti regionali e locali, cioè quelli più prossimi ai cittadini. Sull’allarme per la manovra c’è condivisione da parte degli amministratori appartenenti a tutti gli schieramenti, come dimostra il fatto che l’ordine del giorno Anci sul tema è stato approvato all’unanimità. Voglio pubblicamente ringraziare il Presidente della Repubblica perché ha ascoltato attentamente le ragioni dei Comuni, entrando nello specifico delle diverse problematiche esposte. I Comuni non contestano il saldo della manovra che, per il Governo, deve essere di 25 miliardi di euro. Il problema sta nel come il peso di questa somma deve essere ripartito. Il Governo prevede 10 miliardi di entrate attraverso il recupero dell’evasione fiscale. E’ un dato aleatorio, infatti, come è noto, se un Comune mette in bilancio una previsione del genere viene bacchettato dalla Corte dei Conti. Perciò, qualcuno prevede già una manovra correttiva a settembre. Il dato più grave è che l’onere della manovra graverà solo per il 30% sullo Stato, mentre per il 70% sarà a carico di Regioni, Province e Comuni”.
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