Reggio Calabria. Due grossi Centri di avviamento all’attività della vela, uno in Basilicata ed uno in Calabria per offrire ai giovani meridionali una formazione sportiva di alto livello ed al territorio una vera e propria crescita economica e culturale. Questo è quanto scaturito da un recente incontro tenutosi a Policoro, in provincia di Matera, che ha visto partecipi la cariche più alte dello sport nazionale e delle due regioni coinvolte, orientate verso un progetto che andrebbe a premiare l’ottimo lavoro svolto negli ultimi anni dalla VI zona della Federazione della Vela (Basilicata – Calabria). All’incontro erano presenti: il presidente ed il segretario generale nazionale del Coni, Giovanni Petrucci e Raffaele Pagnozzi, i presidenti regionali del Coni Calabria, Mimmo Praticò, e Basilicata, Eustachio Tortorelli, il presidente nazionale della Fiv, Carlo Croce ed il presidente della VI zona della Fiv, Fabio Colella. L’intenzione, dunque, è quella di realizzare due poli sportivi di rilevanza nazionale sia per le derive come per le imbarcazioni d’altura: uno ai Laghi di Sibari (Cosenza) ed una a Policoro (Matera). Mimmo Praticò e Fabio Colella hanno fatto da padroni di casa nel presentare quella che risulterebbe come una grande opportunità, volano d’iniziative economiche di grande portata, proprio nel cuore del Mezzogiorno. “La realizzazione – ha dichiarato il presidente del Coni Calabria, Mimmo Praticò – di strutture di alto livello, in Calabria e Basilicata, non solo permetterebbe, intanto, lo sviluppo di uno sport che sul nostro territorio trova il suo habitat naturale, ma consentirebbe ai nostri giovani appassionati di vela di poter coltivare la propria passione grazie ad un servizio di alto livello e senza allontanarsi troppo da casa. La scelta di dover emigrare verso regioni all’avanguardia nell’ambito sportivo, spesso, condiziona il futuro dei ragazzi del Sud che si trovano costretti a lasciare gli affetti per inseguire i propri sogni di gloria. Una scelta che per molti significa l’abbandono dell’attività per i costi insostenibili”. “I giovani innanzi tutto – ha aggiunto Mimmo Praticò – è il nostro motto, ma creare al Sud strutture che permetterebbero il passaggio frequente di migliaia di ragazzi, con famiglie, tecnici ed appassionati al seguito, vuol dire creare turismo, vuol dire produrre non soltanto per lo sport ma anche per il territorio”. E in effetti Gianni Petrucci e Raffaele Pagnozzi hanno espresso grande soddisfazione nel constatare le potenzialità che il progetto è in grado di offrire ai giovani sia per quanto riguarda la formazione sportiva sia per una vera e propria crescita culturale. “Oltre ad andare in mare – ha dichiarato il presidente del Coni – qui infatti si fa grande attenzione ad aspetti riguardanti la crescita etica e morale dei ragazzi, oltre ad una particolare attenzione verso la sostenibilità ambientale. Siamo soddisfatti nel constatare l’elevato livello organizzativo e l’ottimo rapporto esistente tra le strutture locali, il CONI, il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca e la FIV”.
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