Tortorici (Messina). In relazione a recenti direttive del Comando Provinciale Carabinieri di Messina, i Carabinieri della locale Stazione hanno effettuato, nel territorio di competenza, dei servizi straordinari per la prevenzione e per il contrasto dei reati di natura ambientale. Nella mattinata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Tortorici, hanno tratto in arresto Carmelo Basile di 53 anni bracciante agricolo. Il Basile è stato sorpreso dai militari mentre trasportava, a bordo di un autocarro, privo di autorizzazione, inerti e materiale di risulta di vario genere. Il mezzo ed il materiale trasportato sono stati sottoposti a sequestro. Vista la flagranza di reato, il Basile è stato tratto in arresto per raccolta di rifiuti speciali, in assenza di autorizzazione. Dopo le formalità di rito, su disposizione del Magistrato, il bracciante agricolo è stato trattenuto in camera di sicurezza, in attesa di essere giudicato con rito direttissimo.
Con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 luglio 2010 è stato dichiarato fino al 31 dicembre 2012 lo stato di emergenza per lo smaltimento dei rifiuti urbani nel territorio della Regione Siciliana. La dichiarazione del citato stato di emergenza permette l’applicazione in Sicilia della più grave disciplina sanzionatoria prevista dal D.L. 172/2008 convertito in Legge 210/2008, riguardante misure straordinarie per fronteggiare l’emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti ed in passato già applicata nella Regione Campania. Nella circostanza, la vigente normativa, anche per il semplice trasporto non autorizzato prevede che “chiunque effettua una attività di raccolta, trasporto, recupero, smaltimento, commercio ed intermediazione di rifiuti in mancanza dell’autorizzazione, iscrizione o comunicazione prescritte dalla normativa vigente è punito: con la pena della reclusione da sei mesi a quattro anni, nonché con la multa da diecimila euro a trentamila euro se si tratta di rifiuti non pericolosi; con la pena della reclusione da uno a sei anni e con la multa da quindicimila euro a cinquantamila euro se si tratta di rifiuti pericolosi”. I controlli da parte dei Carabinieri, in applicazione della richiamata normativa, continuano pressanti su tutto il territorio della provincia.
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