Lamezia Terme (Catanzaro). I militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Catanzaro stanno portando a compimento in questi minuti una vasta operazione che ha smascherato, secondo gli inquirenti, le attività illecite di 18 persone, accusate di aver truffato lo Stato dal quale avrebbero ricevuto fondi pari a 9 milioni di euro senza che ve ne fossero i requisti. E’ l’epilogo di un capillare lavoro investigativo condotto dai magistrati della Procura della Repubblica di Lamezia Terme. L’elenco delle persone finite in manette comprende commercianti, un funzionario pubblico, imprenditori. Tutti rispondono, a vario titolo, di falso in atto pubblico, riciclaggio e truffa aggravata. Sulla scorta di quanto emerso nel corso delle indagini, un ruolo decisivo nell’organizzazione della truffa era rivestito da un cancelliere del Tribunale di Lamezia. Il raggiro si concretizzava contrassegnando gli attrezzi per l’agricoltura e per gli impianti industriali, per i quali venivano elargite le risorse, con falsi cartellini che attestavano la circostanza che fossero nuovi. In questi istanti i finanzieri hanno notificato le ordinanze di custodia cautelare a 15 delle 18 persone coinvolte nell’inchiesta che ha riguardato le cinque province della Calabria e quella di Salerno.
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