Catanzaro. Presso il Dipartimento Lavoro della Regione Calabria, in via Lucrezia della Valle, si è svolto un importante incontro istituzionale avente ad oggetto la risoluzione di rilevanti problematiche relative alla liquidazione di somme miranti a salvaguardare i soggetti beneficiari del progetto di stabilizzazione all’interno dell’Ente Parco del Pollino. All’incontro, promosso e presieduto dall’assessore regionale al lavoro Francescantonio Stillitani, erano presenti tra gli altri il presidente del Parco Nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, il direttore generale del Dipartimento 10, Bruno Calvetta, il dirigente generale dell’avvocatura regionale, Paolo Arillotta e il dirigente generale del dipartimento bilancio, Pietro Manna. L’esito dell’incontro è stato oltremodo positivo in quanto, a seguito della rinuncia da parte di entrambi gli enti ad un precedente contenzioso legale, si è addivenuti alla tanto attesa decisione relativa alla liquidazione di alcune somme che potrà essere utilizzata per le attività proprie dell’Ente Parco ed a salvaguardia dell’utilizzo di molti lavoratori precari impiegati nelle predette attività. Circa un milione e settecento mila euro è la somma che la Regione ha destinato alla soluzione del problema. Con tale accordo, si conferma ancora una volta l’efficacia dell’opera dell’assessore Stillitani, diretta sia a garantire forme di sostegno al reddito di lavoratori precari , sia creare i presupposti per inserimenti lavorativi stabili e produttivi. La conclusione del contenzioso si inserisce in un programma più generale che l’assessore, di concerto con l’Ente Parco, dovrà mettere a punto per trovare delle soluzioni di carattere duraturo per garantire la stabilità occupazione a quei lavoratori, diverse centinaia, che prestano la loro opera all’interno dello stesso. “In generale, – ha affermato l’assessore – il problema della stabilizzazione dei precari in Calabria è uno degli aspetti principali che dovremo risolvere nel prossimo futuro e rientra tra le priorità del programma della giunta Scopelliti, in quanto si ritiene che tutti i lavoratori in stato di precarietà devono poter contare sulla sicurezza economica. Naturalmente questo obiettivo si scontra con i problemi di carattere finanziario con i quali bisogna, però. necessariamente confrontarsi”.
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