Caltagirone (Catania). Nella mattinata odierna, personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Caltagirone ha eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Caltagirone, nei confronti di quattro persone indagate per l’omicidio di Giuseppe Giandinoto, avvenuto a Caltagirone il 28 agosto 2010. A seguito delle immediate indagini condotte subito dopo il delitto, il Commissariato di Caltagirone aveva provveduto all’arresto nella quasi flagranza di reato di M.F.M. di 20 anni, rumeno, ritenuto l’autore materiale dell’omicidio. Tuttavia tali primi riscontri investigativi, con particolare riferimento al movente dell’omicidio, non apparivano esaustivi. Per tale ragione le indagini sono proseguite fino all’esecuzione odierna dei fermi ex art. 384 c.p.p nei confronti di T.T. di 38 anni, di M.F. di 34 anni, di M.T. e G.O. entrambi di 32 anni, tutti residenti a Caltagirone. Secondo l’accusa la T.T. sarebbe stata la mandante dell’omicidio del marito a causa di rancori pregressi e per motivi economici. Per questo avrebbe commissionato l’omicidio del Giandinoto con la collaborazione del suo compagno e dei loro due amici, ciascuno con un preciso ruolo nelle varie fasi della progettazione e dell’esecuzione del grave fatto. M.F.M., tuttora in stato di detenzione, è stato quindi soltanto colui che ha inferto la coltellata fatale, contributo per il quale gli era stata promessa una ricompensa di 500 euro. I fermi sono stati eseguiti a Caltagirone, tranne quello a carico di G.O., che, già da tempo in fuga a Faenza, è stato bloccato dal personale della Squadra Mobile di Ravenna e del Commissariato di Faenza. La signora T.T. è stata sottoposta agli arresti domiciliari, in quanto in avanzato stato di gravidanza, mentre il M.F. ed M.T. sono stati condotti alla Casa Circondariale di Caltagirone. G.O. è stato condotto presso il carcere di Ravenna.