Reggio Calabria. Un incontro interlocutorio per approfondire i motivi della recente protesta del terzo settore si è svolto questa mattina a Palazzo San Giorgio. A promuoverlo l’assessore ai servizi sociali, Tilde Minasi che si è riunita con i rappresentanti del coordinamento delle cooperative che hanno rapporti con il Comune, costituitosi nelle ultime settimane. Diversi gli argomenti sul tavolo di discussione che, come ha sottolineato Minasi, “affonda le sue basi in quella buona volontà e apertura al dialogo più ampio per costruire percorsi condivisi, sia attraverso l’accreditamento che la co-progettazione”. Dal canto loro i rappresentanti del coordinamento hanno espresso soddisfazione per l’incontro, chiarendo che la protesta è di carattere generale e origina da uno stato di malessere complessivo e non soltanto dai ritardi nei pagamenti del Comune. Inoltre, è stato anche spiegato che, nel contestare la metodologia delle gare d’appalto, le preoccupazioni manifestate non si riferissero all’operato dell’Amministrazione reggina. E’ ovvio, però, che i ritardi dei contributi economici pesano e di conseguenza le associazioni hanno chiesto all’assessore Minasi di farsi garante del rispetto del protocollo d’intesa con il quale si erano stabilite le regole per i pagamenti. Quindi, è stata rimarcata l’esigenza, ravvisata da tutti i presenti, di sottoscrivere un patto per il sociale, dotandosi di un codice etico che stabilisca norme certe per le Amministrazioni e gli enti, in maniera tale che il settore si possa auto-regolamentare nella più completa trasparenza. Anche per questo l’assessore Tilde Minasi ha assunto l’impegno di promuovere una conferenza dei servizi nella quale avviare nuovi percorsi condivisi. In particolare, per quanto riguarda il codice etico, Minasi, ha ribadito l’importanza di concordare con gli operatori del settore regole, priorità e criteri per la concessione dei contributi, ma anche norme che siano a garanzia della serietà e qualità dei servizi offerti dalla cooperative. Oltre che a tutela dei lavoratori che operano in questo difficile settore. Infine, si è accennato alla necessità di effettuare una distinzione tra volontariato e terzo settore e di creare momenti d’incontro che consentano alle diverse realtà operanti nel territorio comunale di interfacciarsi e di lavorare in rete, insieme all’Amministrazione comunale.
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