Reggio Calabria. Il “Piano per il Sud”, appena approvato dal Consiglio dei Ministri, deve costituire il Progetto del Mezzogiorno, specialmente per quanto riguarda i fondi comunitari ed il loro impiego. L’utilizzo dei fondi deve essere individuato strategicamente sia a livello centrale, nell’ambito dei Programmi Operativi Nazionali (PON), sia a livello regionale, in coerenza con i Programmi Operativi Regionali. Il tutto tenendo presente, da un lato, i progetti interregionali e, dall’altro, i progetti tesi a soddisfare le istanze specifiche dei territori interessati. Un’efficace riuscita di quanto esposto dipende dalla capacità della politica regionale di riuscire ad essere veramente e una volta per tutte protagonista dello sviluppo del Mezzogiorno. In un’ottica convintamente meridionalista è giunta l’ora di porre fine al gap strutturale e di sviluppo che esiste ancora, scandalosamente, tra il Mezzogiorno e il resto del Paese: i tempi sono maturi per determinare una inversione di tendenza che impatti positivamente sui territori in questione e che abbia come attori principali i cittadini meridionali e l’intera governance locale.
Sen. Luigi De Sena
Vice Presidente Commissione Parlamentare Antimafia