Catanzaro. Una buona università e una buona vita universitaria solitamente godono della collaborazione degli enti locali e anche dei cittadini. Che l’università di Catanzaro stenti a crescere è evidente dal numero annuale di iscritti. Diverso però il fattore delle potenzialità e degli strumenti formativi offerti dall’Ateneo catanzarese. L’università Magna Grecia, infatti, ha un’offerta formativa molto corposa ed importante, con docenti di rilievo e rispettati nel mondo accademico. Probabilmente, il problema più importante che ha il campus di Germaneto è quello di non essere aperto verso il territorio. Se non si trova un’interazione tra studenti, amministratori e mondo del lavoro così, l’Ateneo catanzarese rischia di perdere ulteriormente punti a livello di immagine. Purtroppo, troppo tardi ed affannosamente, la Giunta Olivo si è ricordata di avere un’università in città e che questa va aiutata con incentivi agli studenti, con informazione e con altre operazioni che una Giunta competente e interessata al mondo universitario e alla crescita culturale e formativa della città avrebbe fatto. Constatiamo, invece, che molti studenti catanzaresi preferiscono tentare la strada delle università fuori regione. Questo perché, nel grigiore di una città priva di interventi di promozione verso l’Ateneo, è cresciuto sempre di più il mito di spostarsi per andare ad affrontare gli studi. Eppure le competenze all’università Magna Graecia ci sono. E’ chiaro che per il bene della città si invitino gli studenti diplomandi a riconsiderare il campus di Germaneto. Gli studenti dovrebbero, quindi, puntare all’università di Catanzaro per quello che è realmente: un crogiuolo di formazione che ha da offrire molto, considerando che i corsi di studi di ingegneria biomedica e medicina del campus hanno già lavorato sulle nanotecnologie e su altre materie all’avanguardia, che la Facoltà di giurisprudenza ha la possibilità di interagire con un foro giuridico importante come quello di Catanzaro. Insomma, gli studenti dovrebbero iniziare a pensare a visitare e valutare bene quali sono le possibilità dell’Ateneo di Germaneto che potrebbe lanciarli verso un futuro roseo, visto che è un Ateneo nuovo, con nuovi laboratori, e nuove prospettive. L’invito che si rivolge agli studenti, quindi, è quello di rivalutare le proprie realtà locali prima di partire per altre mete perché probabilmente lascerebbero una città con una offerta formativa migliore e più nuova rispetto ad altre realtà.
Il Consigliere Provinciale
Ivan Cardamone