Reggio Calabria. I ladri, entrati in azione questa notte, non sono riusciti ad aprire la cassaforte della gioielleria denominata ”Laura gioielli” e si sono “limitati” solo a portar via orologi e monili vari presenti negli espositori all’interno dell’esercizio commerciale ubicato sul corso Garibaldi, oggetto di furto con scasso. La somma del bottino ancora non è stata quantificata da parte dei proprietari. Gli agenti della Polizia di Stato, coadiuvati dagli esperti del Gabinetto regionale di Polizia scientifica, dopo essere giunti prontamente sul posto, hanno avviato immediatamente le indagini per raccogliere più elementi possibili per risalire agli autori del furto. A tal proposito saranno controllate tutte le telecamere della zona che, secondo quanto dichiarato dagli stessi investigatori, sono parecchie visto che nei dintorni ci sono ben due istituti di credito e parecchi negozi. Già posti sotto sequestro, invece, gli arnesi usati dai ladri per commettere il furto.
E sempre secondo gli investigatori, i ladri potrebbero essere giunti da un’altra città, magari su indicazione di qualche “basista” che ha fornito loro una dritta per mettere a segno il colpo; tutto infatti pare sia stato studiato con precisione. Chi ha agito sapeva cosa faceva, sapeva che dallo sgabuzzino del negozio “New Martin” si sarebbe entrati nei locali della gioielleria. Due sono stati i buchi effettuati per commettere il furto. Il primo è avvenuto all’interno dell’Hotel Diana, attualmente chiuso per lavori di ristrutturazione, e il secondo appunto è stato creato nel ripostiglio del negozio d’abbigliamento “New Martin”. Da quest’ultimo, l’accesso al negozio di preziosi. I poliziotti hanno raccolto le testimonianze sia dei proprietari della gioielleria che di quello del negozio accanto; è stato proprio il titolare dell’esercizio “New Martin” ad avvertire le forze dell’ordine dell’accaduto. Il lavoro degli investigatori è volto anche per stabilire l’orario del furto. Da una prima testimonianza fornita dal proprietario di un noto bar della zona, pare che fino alle 3 di notte, considerato che era sabato sera e che quindi nel centralissimo Corso Garibaldi c’erano molti giovani reggini, tutto fosse tranquillo.
Angela Panzera
photo Asa