Reggio Calabria. Ancora una volta sono state riconosciute, a livello nazionale, le potenzialità e le capacità di programmazione dell’assessorato alle Politiche Sociali della città dello Stretto, retto da Tilde Minasi. Nell’ambito del Programma Operativo Nazionale Sicurezza (il cosiddetto Pon), infatti, è stato approvato un progetto presentato proprio dall’Assessorato ed indirizzato agli obiettivi di diffusione della legalità, con particolare riguardo ad una migliore gestione dell’impatto migratorio sul territorio reggino. “La proposta che abbiamo presentato e che è stata accolta positivamente – spiega l’assessore Minasi – si è sviluppata sulla necessità di poter fornire servizi adeguati, nonché essenziali, per cercare di garantire agli immigrati presenti nel nostro comune un’integrazione efficace, accompagnata da un percorso di coesione sociale. Un vero e proprio Centro Polifunzionale di Intercultura, ospitato in un immobile comunale (che si trova nella zona Sud della città), che possa diventare la location più adatta ad accogliere le azioni d’inclusione lavorativa, le attività degli sportelli di orientamento ed alcuni laboratori di formazione linguistica e professionale. Nel dettaglio – prosegue l’assessore – si allestiranno spazi dedicati ai servizi amministrativi e sanitari, all’assistenza ed al segretariato sociale, alla mediazione linguistica e culturale ed all’educazione alla cittadinanza. Il tutto è stato concepito nella ferma convinzione che una vera integrazione dell’immigrato non possa essere compiuta in assenza di un suo ruolo attivo all’interno della comunità che lo ospiti: risulta fondamentale, in quest’ottica, il superamento delle barriere linguistiche, ma anche la necessità di colmare il gap che può essere costituito, principalmente, dall’insufficienza di informazioni riguardo la conoscenza della dimensione scelta per vivere, sia essa di natura civica che amministrativa. A queste, e molte altre esigenze – conclude Tilde Minasi – vuole rispondere il progetto del Centro, che accoglierà al suo interno tutta una serie di attività sia di pertinenza burocratica che di natura sociale”. Nel dettaglio, dunque, due sportelli del Comune per l’erogazione di servizi anagrafici, di stato civile e di assistenza sociale; uno sportello dell’Asp che, a seguito di un protocollo d’intesa, si occuperà di servizi sanitari specifici; back e front office per ciò che concerne l’orientamento lavorativo, al quale si aggiunge la consulenza individuale e di gruppo. Ed ancora: un servizio che guardi al miglioramento della conoscenza delle norme, dei servizi e delle iniziative promosse sul territorio in favore dei cittadini stranieri, e l’importantissima mediazione linguistica e culturale che sostenga ed accompagni lo straniero ed anche la comunità locale nella rimozione delle barriere, nella promozione dell’accoglienza e nella conoscenza e pratica dei diritti e dei doveri. Fondamentale anche l’opera di formazione linguistica attraverso dei corsi di italiano e l’attività di acquisizione di elementi di educazione civica conditio sine qua non per ottenere la cittadinanza. Altra parte del progetto riguarda, inoltre, la formazione al lavoro. Questa sarà espletata tramite laboratori che consentano di rafforzare le competenze, di diffondere la conoscenza degli strumenti di ricerca attiva del lavoro e delle regole del mercato.
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