Serra San Bruno (Vibo Valentia). Il Comune di Serra San Bruno ha bisogno di un’amministrazione efficiente in grado di garantire la stabilità ed il buon governo che negli ultimi anni è venuto a mancare a causa di una gestione che non ha perseguito gli interessi collettivi e che ha portato ogni progetto ad arenarsi a causa dell’incapacità, della mancanza di lungimiranza e dei grossolani errori commessi da amministratori di centrosinistra che non hanno badato alla comunità ma a faccende che poco c’entrano con gli obiettivi della città. Un’amministrazione, quella che ha concluso il suo percorso lo scorso 4 novembre, che si è dissolta al cospetto delle contraddizioni interne, delle liti e dei veleni che i suoi componenti hanno sparso l’uno sull’altro, che si è dimostrata inadeguata ad affrontare i problemi dei cittadini, che si è disintegrata sotto i colpi dei propri fallimenti. Adesso, la lista “La Serra” si è spezzata in diversi gruppi (chi risponde ad un consigliere regionale di minoranza, chi è entrato nel movimento ‘Liberi di agire’, chi non si riconosce nei precedenti gruppi, chi pretende un’autoinvestitura e fa squadra con se stesso), pronti ad insistere in una guerra senza esclusione di colpi. Emblematica è la vicenda relativa alla fondazione ‘Monsignor Biagio Pisani’, di cui è presidente Raffaele Lo Iacono che contemporaneamente era anche sindaco, a cui è stata concessa la gestione di alcuni beni comunali di inestimabile valore con il voto determinante ai fini del computo del numero legale dello stesso ex sindaco, così come fa riflettere l’approvazione del Psc (Piano Regolatore), passato con il voto di consiglieri direttamente o indirettamente coinvolti in quanto proprietari di terreni e che avevano l’obbligo morale e civile di astenersi. Deve essere poi fatta luce sulla gestione del Patto territoriale ‘Area boschiva delle Serre calabre’ per il quale Lo Iacono ha realizzato lavori con la sua ditta per conto di imprese beneficiarie mentre lui era il controllore, sulla concessione della gestione della pubblica illuminazione alla ditta Alfano per 30 anni, sulla situazione finanziaria in cui è stato condotto l’ente, sull’utopia del Paese albergo, sull’affidamento della piscina a privati con il Comune che è stato costretto a sobbarcarsi enormi spese per energia e gas e il cui utilizzo, di fatto, non è consentito ai diversamente abili nonostante la convenzione ne prevedesse l’accesso gratuito. Disastroso è inoltre il modo con cui si sono affrontate le emergenze inerenti la potabilità dell’acqua e i rifiuti. Tutto ciò è la dimostrazione di un teorema di una gestione allegra e personalistica della cosa pubblica da cui bisogna necessariamente uscire. Oggi, vi è la necessità di un’amministrazione nuova, all’insegna della trasparenza, della legalità, con la determinazione ed il coraggio di attuare un programma di sviluppo socio-economico e culturale. La nostra lista, che si presenterà agli elettori con il simbolo ufficiale del Popolo della Libertà, mira appunto ad un’azione di rilancio caratterizzata da coraggio e determinazione e dal pieno rispetto dei criteri di legalità e trasparenza. La nostra squadra provvederà alla stesura del programma ascoltando tutte le categorie sociali e le istanze del territorio e lavorerà per il completamento della lista di cui, comunque, esiste già un’ossatura. Si procederà pertanto ad incontrare le forze politiche che condividono i nostri valori, i nostri ideali e i nostri progetti valutando la presenza di loro esponenti come indipendenti. La nostra amministrazione guarderà con grande attenzione al progetto del presidente Scopelliti recuperando un rapporto Comune-Regione, assente da diverso tempo. Il candidato a sindaco sarà Bruno Rosi, mentre candidati a consigliere sicuri che costituiranno l’ossatura di base della lista saranno i consiglieri uscenti Nazzareno Salerno, Gerardo Bertucci, Cosimo Polito e Vincenzo De Caria, il dirigente di partito e già candidato alle provinciali Giuseppe De Raffele, il coordinatore provinciale dei Giovani del partito Adriano Tassone.
Pdl Serra San Bruno