Reggio Calabria. Non è più in carcere Umberto Miano, reggino di 51 anni, cui sono stati concessi gli arresti domiciliari. Il Tribunale del Riesame, durante l’udienza di ieri, infatti, ha accolto l’istanza presentata dalla difesa e sostituito la misura restrittiva della libertà personale. Miano, portalettere in servizio presso il centro primario di distribuzione “Nord” di Reggio Calabria, è stato arrestato lo scorso 14 gennaio, dalla Polizia Postale, su richiesta del pubblico ministero Rocco Cosentino, in seguito ad ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip presso il Tribunale reggino, in quanto accusato dei reati di apertura, sottrazione e distruzione di corrispondenza nonché furto di beni.
L’indagine è nata nello scorso anno sulla base di una serie di esposti presentate da numerosi cittadini reggini che lamentavano il mancato recapito di pacchi, posta e oggetti in specifiche zone della città. L’attività investigativa si è sviluppata anche grazie alla collaborazione dei responsabili regionali e locali di Poste italiane congiuntamente alle riprese effettuate dalle telecamere di videosorveglianza, di cui è fornito il centro di distribuzione di Poste Italiane in cui Miano lavorava, che hanno permesso di immortalarlo mentre perpetrava i presunti reati. Inoltre i poliziotti, durante le perquisizioni effettuate presso il posto di lavoro e il domicilio di Miano, hanno rinvenuto centinaia di articoli di ogni genere, timbri di professionisti e copie di ricevute postali in bianco.
Angela Panzera