Cosenza. Torna a vestire i panni di Medea l’attrice Pamela Villoresi, sette anni dopo l’allestimento di Taormina che la vide già protagonista della plurirappresentata tragedia di Euripide. Sabato 5 febbraio (ore 21,00) e domenica 6 (ore 18,00) la Villoresi sarà al Teatro “Rendano” di Cosenza con una nuova versione del dramma euripideo, tenuto a battesimo nel maggio del 2010 al Festival del Teatro classico di Tindari per la regia di Maurizio Panici. Una Medea molto “glamour”, così l’ha definita la critica, anche per via del look che la Villoresi sfoggia sulla scena: capelli corti, vestito da sera color rosso fuoco, l’incedere ondeggiante a piedi nudi sulle due mini cavee terrose, simili ad una prigione, partorite dall’estro di Michele Ciacciofera, uno dei più interessanti artisti contemporanei che ha firmato il progetto scenico e il disegno dei costumi (di Lucia Mariani). La tragedia di Euripide, tra le più amate e più frequentemente rappresentate per il suo carico di modernità e di implicazioni sociali, etiche e psicologiche, è stata tradotta e adattata, nell’allestimento che andrà in scena al teatro “Rendano”, da Michele Di Martino e dallo stesso regista Maurizio Panici che le hanno conferito uno stile moderno ed efficace, pur ricorrendo ad alcuni tagli e riduzioni. Ad affiancare Pamela Villoresi c’è, nei panni di Giasone, David Sebasti. Creonte è Renato Campese, mentre Maurizio Panici si è ritagliato per sé il ruolo di Egeo. Completano il cast, Silvia Budri Da Maren (la nutrice), Andrea Bacci (il messaggero) ed Elena Sbardella (la prima corifea). Un’importanza non trascurabile hanno, nello spettacolo, le musiche di Luciano Vavolo, autore di una vera e propria colonna sonora che scandisce e punteggia le varie fasi del dramma. “Le musiche di Vavolo – chiarisce nelle note di regia Maurizio Panici – raccolgono suggestioni antiche ricollocandole con sensibilità contemporanea all’interno di un allestimento che privilegia fortemente il compito degli attori destinati a restituirci un distillato di parole ed emozioni che avvolgono lo spettatore in una partitura musicale serrata.” Sulla necessità di misurarsi con il dramma di Euripide, il regista Panici sottolinea che “raccontare ancora una volta Medea è narrare da un lato quanto le passioni possano essere devastanti se non controllate, ma dall’altro è mettere in scena come gli uomini, attraverso sofisticati ragionamenti, giustifichino scelte di comodo per il raggiungimento di una posizione sociale più alta all’interno di una comunità. Ancora una volta la lezione dei classici ci fa riflettere sul nostro essere uomini di questo tempo, con l’immutata fragilità di sempre, e ci invita a partecipare al percorso doloroso della protagonista, percorrendo con lei tutta la gamma delle passioni e l’orrore per il suo gesto così tremendo e definitivo”. I biglietti di “Medea”, già in vendita ed ancora disponibili, possono essere acquistati al botteghino del Teatro “Rendano” (tel.0984-22835), domani ( giovedì) e venerdì, dalle ore 10,00 alle ore 13,00 e dalle 16,00 alle 19,00. Sabato e domenica l’acquisto può avvenire a partire da due ore prima dello spettacolo.
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