Serra San Bruno (Vibo Valentia). All’indomani del sopralluogo nel vibonese della Commisione Regionale Sanità, presieduta dal consigliere regionale Pdl Nazzareno Salerno, che ha previsto anche una tappa presso il nosocomio di Serra San Bruno, l’ex Primo cittadino Raffaele Lo Iacono non ha risparmia un commento sulla situazione, lanciando una dura invettiva contro lo stesso Salerno. Le dichiarazioni dell’ex sindaco serrese, in riferimento alla visita di ieri della Commissione, non lasciano spazio ad interpretazioni di sorta: “Qualcuno – ha sostenuto Lo Iacono – deve dire alla Commissione e al suo presidente che la spesa della sanità è aumentata in maniera ingiustificata proprio in seguito al commissariamento e anche la Regione ha contribuito a questa situazione con l’esenzione tolta anche ai ceti più deboli e con la chiamata al 118 che ora è a pagamento”. Lo Iacono si chiede quale sia il fine della visita di Salerno presso l’ospedale, definendo gli interventi del presidente della Commissione Sanità “visite turistiche, nonché di cortesia, pagate dai cittadini e sopralluoghi da capocantiere”. “Cosa è venuto a vedere Salerno? – rincara la dose Lo Iacono – Lo stato dei lavori del reparto di Rianimazione o per verificare il frutto dei 3 milioni e 600mila euro approvati, per la ristrutturazione in toto dell’ospedale, dal centrosinistra di Loiero col progetto dell’ ex direttore generale Curia, e mai utilizzati? Dove sono questi soldi?”. L’ex sindaco prosegue sottolineando che “la Sanità non può essere utilizzata per fare demagogia e campagna elettorale”. La critica non risparmia nemmeno l’ex alleato e consigliere regionale del Pd Bruno Censore, addebitando la rottura tra i due ad importanti questioni come le sorti dell’ospedale, additando la politica di Censore come “strumento per imperare e per raggiungere solo i consensi”. Svelato ormai da tempo il mistero dell’”inciucio” tra Salerno e Censore, con quest’ultimo che avrebbe dettato la caduta anticipata del Consiglio Comunale a Serra San Bruno, Lo Iacono sostiene che “siamo in balìa di un accordo che ha danneggiato Serra, il vibonese e la Calabria, e le nostre sorti sono gestite da incompetenti”.
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