Reggio Calabria. Nel momento in cui ci si appresta a festeggiare la raggiunta Unità del nostro Paese, i giovani di Anassilaos avvertono l’esigenza di rammentare che dalle battaglie risorgimentali fino alle missioni di pace in Bosnia, Libano, Iraq e Afganistan, tanti milioni di giovani sono morti o sono stati feriti nel corpo o nell’anima nell’adempimento di un dovere al quale hanno sacrificato la vita. Per tale ragione, tra le altre iniziative proposte dal sodalizio per celebrare il 150° dell’Unità d’Italia, essi per il pomeriggio del 17 marzo hanno promosso lo svolgimento di una Santa Messa in memoria di tutti gli italiani caduti nel corso delle guerre risorgimentali, della I e II Guerra Mondiale, delle Missioni di pace all’Estero. Benché consapevoli degli innumerevoli impegni a Roma del Capo dello Stato in quella stessa giornata, lo avevano voluto rendere partecipe dell’iniziativa e il Presidente Napolitano, con una lettera dell’Assistente Militare dell’Esercito indirizzata al presidente dei Giovani di Anassilaos Tito Tropea, ha dimostrato di gradire l’iniziativa. “In riferimento alla sua lettera con la quale ha invitato il Signor Presidente della Repubblica a partecipare alla Santa Messa in suffragio dei Caduti di tutte le guerre per l’Italia, che sarà officiata nella Chiesa di San Giorgio al Corso/Tempio della Vittoria di Reggio Calabria, in occasione della giornata celebrativa dell’Unità d’Italia –scrive l’Assistente Militare- il Capo dello Stato mi ha incaricato di esprimerLe il suo apprezzamento per l’alto significato dell’iniziativa che perpetua la memoria di tutti coloro che hanno perso la vita per la libertà, la democrazia e la cooperazione tra i popoli, valori fondamentali che le nostre Forze Armate continuano a difendere oggi nelle missioni di pace al servizio della Comunità Internazionale e del nostro Paese. Idealmente presente, il Presidente Napolitano desidera, mio tramite, far giungere a Lei ed a tutti i convenuti il suo augurio ed un caloroso saluto, cui unisco il mio personale.”
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