Milazzo (Messina). Si è conclusa, all’alba di questa mattina, con l’arresto di tre persone, l’operazione di polizia denominata “Fenice”, che ha visto impegnati i Carabinieri della Stazione di Spadafora, supportati dai colleghi dell’Aliquota Operativa del Norm della Compagnia Carabinieri di Milazzo, con la quale i militari dell’Arma hanno fatto piena luce su un gruppo di soggetti che erano dediti al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti in alcuni centri del comprensorio tirrenico della provincia.
L’articolata attività d’indagine, condotta come detto dai Carabinieri della Stazione di Spadafora e da quelli del Norm della Compagnia di Milazzo, ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti quarantadue soggetti che, a vario titolo e con funzioni differenti, erano dediti all’acquisto, alla detenzione ed allo spaccio di varie tipologie di droga, oltre che alla perpetrazione di numerosi differenti reati, tra cui, violenza privata, furto aggravato, ricettazione, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, estorsione, induzione e sfruttamento della prostituzione e detenzione illegale di arma comune da sparo.
Questa mattina, pertanto, i Carabinieri hanno dato esecuzione alla misura cautelare disposta dal GIP del Tribunale di Messina, su proposta del Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale peloritano che ha coordinato le indagini, presentandosi presso le abitazioni di alcuni degli indagati raggiunti dal provvedimento cautelare. Sono così finiti in manette, B.A., nato a Messina di 37 anni, ma residente a Spadafora (ME), ed in atto sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di dimora nel comune di residenza, e L.P. A., nato a Messina di 49 anni, ma residente a Spadafora (ME), i quali dovranno rispondere a vario titolo di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti nonché di detenzione illegale di armi comuni da sparo.
Un terzo provvedimento è stato invece notificato, nel Comune di Novara dai Carabinieri della locale Compagnia, a carico di Z.G., nato a Novara di 26 anni, ma residente a Romentino,il quale è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari poiché ritenuto responsabile di spaccio di sostanze stupefacenti. Come emerso nel corso delle indagini condotte dai Carabinieri anche con l’ausilio di attività tecniche, gli indagati erano soliti approvvigionarsi della sostanza stupefacente, tra cui “cocaina”, “hashish” e “marijuana”, nel centri di Messina, Catania e Giardini Naxos (ME).
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