Reggio Calabria. Il Presidente Francesco Talarico e l’intero Ufficio di Presidenza esprimono “solidarietà e vicinanza al segretario-questore Giovanni Nucera (Pdl), vittima di un gesto intimidatorio da ricondurre, senza subbio, alla strategia della tensione che la criminalità sta perseguendo per dissuadere il Consiglio regionale dal tenace impegno antimafia”. “L’ennesimo episodio di minaccia che vede destinatario un componente della Commissione contro la ‘ndrangheta dimostra come chi ricopre incarichi di responsabilità ai vari livelli istituzionali nella nostra Regione, sia costantemente esposto agli attacchi della criminalità. Questi vili gesti non producono altro effetto se non quello di rafforzare la nostra convinzione di stare operando bene e nell’interesse della comunità calabrese”. “Per queste ragioni, intendiamo ribadire che nessun atto potrà scalfire la nostra determinazione ad andare avanti per riaffermare e rendere saldi i principi di legalità, gli unici in grado di garantire una civile convivenza; i solicapaci di innescare quei processi di sviluppo che possono cambiare il corso della storia della Calabria”. “Le leggi ed i provvedimenti recentemente approvati dalla massima Assise calabrese hanno accresciuto il livello di credibilità delle istituzioni nella regione e se oggi gli imprenditori, i collaboratori di giustizia, i parenti delle vittime della criminalità, si sentono più protetti e sostenuti è anche grazie all’azione portata avanti dal Consiglio regionale nella sua interezza. Se è questo nuovo indirizzo politico, fortemente unitario, che provoca fastidio, allora dobbiamo rinnovare il messaggio che niente e nessuno ci dissuaderà dal progetto di costruzione di una nuova Calabria che già sta germogliando”.
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