Reggio Calabria. Non è riuscito l’aggancio alla sua ex squadra a mister Novellino, che era sceso al “Granillo” nutrendo propositi di vendetta dopo il mal digerito esonero dello scorso anno. L’incontro si è chiuso sul punteggio di 1 a 1 e anche se la partita è stata piuttosto vivace dal punto di vista agonistico, non ha riservato particolari emozioni a parte i due gol di Dionisi e del solito Bonazzoli.
Il tecnico amaranto Atzori ha mandato in campo una formazione con parecchie sorprese: esclusione dei due Viola, spediti in panchina, debutto dal primo minuto per il piccolo Sarno, che ha disputato una buona gara, centrocampo con Montiel, Rizzato, De Rose e Laverone, sostituito nella ripresa da Colombo.
Novellino, da parte sua, ha preferito Luci, più adatto alla copertura, a Belingheri ed ha confermato la coppia Tavano-Dionisi in attacco. Dopo alcuni minuti di studio, con azioni pericolose del livornese Pieri al 14’ e di Bonazzoli al 27’, è arrivato il vantaggio dei livornesi, con Dionisi che ha sfruttato un perfetto invito di Barusso ed ha battuto Puggioni con un rasoterra angolato alla destra del portiere.
Due minuti prima, con un gran tiro al volo da una trentina di metri, il ripescato Montiel aveva centrato in pieno la traversa della porta difesa da De Lucia.
Nel secondo tempo, la Reggina ha attaccato con maggiore determinazione e proprio da quel Campanacci spesso beccato dal pubblico per i suoi errori in fase conclusiva, è arrivato il traversone sul quale si è catapultato Bonazzoli che di testa ha messo a segno il suo quattordicesimo gol in campionato, salvando la Reggina dalla sconfitta che avrebbe permesso al Livorno di agganciarla a quota 47. mettendo a rischio i play off.
Bisogna dire che Novellino, anche lui accolto certamente non in modo amichevole dai tifosi amaranto, le ha tentate tutte inserendo Antunes e Celerino ma il risultato di parità è rimasto invariato.
Adesso la Reggina è attesa sabato prossimo dalla difficile trasferta sul campo della matricola Portogruaro, a caccia dei punti salvezza, ormai ogni partita sarà una finale. La squadra risente ancora della sterilità offensiva, e mostra la sua dipendenza da Bonazzoli, quando il gigante di Asola non gira sono dolori.
f.c.
(photo Asa)