Pizzo Calabro (vibo Valentia). E’ stata dissequestrata a Pizzo l’area antistante il cantiere della Grotta azzurra, interessata da importanti opere di riqualificazione ambientale. Lo ha deciso la sezione penale del Tribunale di Vibo Valentia, che ha annullato il provvedimento di sequestro preventivo emesso dal giudice delle indagini preliminari il 3 giugno dello scorso anno e ponendo per il momento fine ad una vicenda giudiziaria che, sul piano politico ed amministrativo, aveva bloccato il progetto redatto dal Comune, finalizzato alla riqualificazione dell’area posta sotto sequestro. L’area era stata dissequestrata dal Tribunale del Riesame di Vibo Valentia, accogliendo in toto l’istanza presentata dall’avvocato Francesco Izzo, dimostrando la “compatibilità dell’intervento con gli assetti dell’area e con le correlate esigenze di tutela del costone tufaceo relativo alla rupe del rione “Carmine”. Avverso questa decisione il pubblico ministero aveva fatto ricorso in Cassazione. L’accoglimento dell’istanza annullò il provvedimento del tribunale del Riesame, con il quale si disponeva il dissequestro del cantiere della Grotta azzurra, rinviando allo stesso Tribunale una nuova determinazione in merito alla vicenda. A distanza di quattro mesi da quella decisione è arrivata la decisione del Tribunale di Vibo Valentia che ha annullato il provvedimento emesso dal giudice delle indagini preliminari il 3 giugno del 2010. Il sequestro preventivo era stato eseguito il 25 maggio 2010, su richiesta dal sostituto procuratore Fabrizio Garofalo, dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Reggio Calabria e del Nucleo Tutela del patrimonio culturale di Cosenza. La sentenza del Tribunale di Vibo Valentia, con la quale asi nnulla il sequestro dell’aera, è stata notificata questa mattina al sindaco di Pizzo Fernando Nicotra, che insieme al responsabile del settore lavori pubblici, Francesco Alessandria, era stato in iscritto nel registro degli indagati, con l’accusa di omissione di atti di ufficio. Soddisfatto per la decisione del Tribunale il sindaco di Pizzo Fernando Nicotra che si augura che “con questo provvedimento che l’amministrazione comunale aspettava da tempo, esprimiamo tutta la nostra soddisfazione”. “Oggi possiamo finalmente ripartire con i lavori di riqualificazione dell’area e rimettere in moto il cantiere per completare i lavori”. “Pizzo – ha sottolineato il sindaco Nicotra – è stata e continuerà ad essere una città che programma i suoi progetti nel rispetto delle leggi. Con un pizzico d’orgoglio possiamo affermare che noi abbiamo sempre creduto alla possibilità che la situazione si potesse risolvere positivamente. Per questo, oggi, mi sento in dovere di ringraziare la magistratura che ha definitivamente fatto chiarezza. Del resto, abbiamo sempre creduto nella giustizia che ora ci permetterà di proseguire in quel progetto di riqualificazione di un’area che ricopre un importante ruolo per la ripresa economica di Pizzo. Per la sua posizione strategica e per le bellezze naturali di cui dispone, infatti, è in grado di attrarre turismo da tutto il mondo, produrre ricchezza 365 giorni all’anno e contribuire alla creazione di migliaia di posti di lavoro. Ecco perché la decisione del Tribunale di Vibo Valentia ci ripaga dell’impegno profuso per far sì che Pizzo possa tornare ad essere il fiore all’occhiello del nostro territorio”.