Reggio Calabria. Il Consiglio comunale è tornato a riunirsi presso la Sala delle Adunanze di Palazzo San Giorgio. Ventidue i punti all’ordine del giorno dei lavori dell’odierna seduta. Dopo l’appello nominale letto in aula dal neo segretario generale dell’Ente, Pietro Emilio, che ha ricevuto gli auguri di buon lavoro dal Presidente dell’Assemblea Aurelio Chizzoniti, è stata approvata una inversione dell’ordine del giorno chiesta dal consigliere Giuseppe Agliano per discutere, in apertura dei lavori, del punto 22 riguardante l’”alienazione dell’immobile del mercato coperto del rione Sbarre denominato Il Girasole”. E’ stata accolta anche una seconda proposta di inversione, da parte del consigliere Nuccio Barillà, finalizzata ad inserire al secondo punto la “tutela dei lavoratori del Call Center”, prevista come diciannovesimo argomento di discussione. Sul primo punto (ex 22) ha relazionato il consigliere Demetrio Berna, presidente della II Commissione, che ha riferito come “l’Amministrazione Comunale abbia ritenuto opportuno rendere disponibile il bene all’alienazione per un’offerta di servizi per la collettività individuati nel settore sanitario, stabilendo il prezzo in 4 milioni di euro. E’ stata ritenuta conveniente la dismissione dell’immobile sia per recuperare fondi da destinare ad altre azioni dell’Amministrazione che per un risparmio sulle provvidenze necessarie al mantenimento e, soprattutto, alla ristrutturazione del bene”. A seguire, è intervenuto il consigliere Massimo Canale che ha espresso “perplessità sulla vendita dell’immobile che rappresenterebbe un precedente pericoloso in riferimento alla dismissione del patrimonio comunale”. Rocco Albanese, da parte sua, si è dichiarato “contrario alla vendita e al massimo favorevole all’affitto per sopperire alla spesa per le spese di locazione che il Comune affronta annualmente”. Successivamente il consigliere Bruno Ferraro ha precisato che “l’Amministrazione Comunale, secondo quanto stabilito dalle leggi vigenti, destina la vendita dell’immobile a scopi pubblici, cioè i servizi socio-sanitari e non certo per ‘fare cassa’”. Il Consiglio comunale è andato avanti con l’intervento del consigliere Nuccio Barilla: “Una struttura importante che non può essere lasciata al degrado, ma va recuperata e restituite cittadini. Sarebbe stata una buona idea a affidarla alla Federazione dei circoli del cinema o utilizzarla per i giovani o come centro di ascolto. E’ una struttura enorme ed avere un luogo in cui fare delle assemblee è una cosa molto importante. Non contesto che sia di utilità la vendita ma è prioritario mantenere la struttura nel patrimonio della collettività. Subito dopo è intervenuto Beniamino Scarfone: “Pensavo che almeno su questo punto non ci sarebbero state delle discussioni. Abbiamo già avuto lunghe conversazioni e dibattiti su questo argomento. La sutura è inadeguata e metterla a norma costerebbe 3 milioni di euro. Oggi l’edificio è ricettacolo di illegalità ed adesso abbiamo l’occasione per valorizzarlo”. “La politica dovrebbe essere l’arte del ragionamento”, con questa frase apre il suo intervento il consigliere Zimbalatti. “Il problema è stato discusso e se n’è parlato molto – ha spiegato Zimbalatti, unico consigliere di opposizione a votare a favore dell’emendamento – il Girasole è un covo di microcriminalità, di randagismo e di malaffare, per questo si è cominciato a discutere sulle idee e sui programmi da realizzare, ma credo che per quanto riguarda la concretizzazione di un Polo sanitario non ci siano i presupposti dato che nelle vicinanze ci sono delle strutture che contengono dell’amianto e che in un situazioni di cattivo tempo la zona diventa inaccessibile”.
Agliano ha poi sottolineato che “non si perde l’occasione per dire che l’Amministrazione spreca i soldi, oggi portiamo in votazione una delibera che invece darebbe un arricchimento per il Comune, restituendo alla collettività una struttura oggi degradata e devastata. La vendita potrebbe portare un arricchimento del territorio”.