Villa San Giovanni. Per cercare di risolvere la crisi del settore turistico-alberghiero è stato costituito un tavolo tecnico (coordinato dall’operatore economico Natale Isgrò) tra l’Amministrazione comunale e gli imprenditori del settore. Questa la decisione maturata durante una riunione tra le parti tenutasi ieri a Palazzo San Giovanni, alla presenza del sindaco Rocco La Valle e di quasi tutti i rappresentanti delle strutture ricettive di Villa. Dati per nulla incoraggianti quelli snocciolati nel corso dell’incontro. Preoccupante il calo delle presenze registrato a Villa nel 2010, pari al 46,75% in meno rispetto all’anno precedente. “Un dato che preoccupa non solo gli operatori del settore alberghiero – si legge in una nota del Comune – ma l’intera filiera del comparto turistico e incide negativamente sull’intera economia cittadina”. Natale Isgrò ha lanciato l’allarme sulla paventata perdita, in città, di circa 200 posti di lavoro. I risultati negativi, secondo gli imprenditori, sono determinati non solo dall’attuale crisi economica mondiale, ma anche “dall’evidente isolamento in cui versa il territorio reggino, per la cronica carenza di collegamenti stradali e criticità nei collegamenti viari sia per i lavori dell’autostrada Sa-Re, quanto per il drastico taglio di treni operato dalle ferrovie dello Stato, che si aggiunge a una mancata competitività dello scalo aeroportuale di Reggio”. Per Aldo Sottilaro, altro imprenditore, “il ritardo nell’assumere decisioni risolutive non è più tollerabile. Le istituzioni, e in primo luogo l’Amministrazione comunale, devono rendersi interpreti delle esigenze delle imprese del territorio”. E tra gli imprenditori c’è anche tanta preoccupazione per l’imminente espansione della cantierizzazione operata dalla società Stretto di Messina per le opere propedeutiche alla realizzazione del Ponte. Da parte di Isgrò la richiesta all’Amministrazione comunale di “una più frequente concertazione e un maggiore coinvolgimento degli imprenditori della città, in special modo su politiche di sviluppo e scelte significative del territorio quali il piano spiagge e il piano strutturale comunale”. E saranno chiamati alla concertazione pure la Prefettura, l’Anas, la Stretto di Messina e tutte le istituzioni preposte.
Francesca Meduri