Cosenza. Di seguito il messaggio del senatore Meduri per l’evento in ricordo di Giacomo Mancini, letto durante la manifestazione di stamattina a Cosenza:
Carissimo Giacomo,
non mi è stato assolutamente possibile onorare il tuo garbato ed affettuoso invito a partecipare, nel nono anniversario della morte, ad una manifestazione di memoria e di ricordo del tuo grande nonno Giacomo Mancini. Sarei venuto con grande gioia se non me lo avesse impedito un altro impegno precedentemente assunto nella mia città ed altrettanto importante. Il tempo quasi sempre è galantuomo e, tra l’altro, quasi sempre ci aiuta a giudicare fatti e persone della storia e della cronaca senza l’animosità che i momenti di grande tensione non ci consentono di valutare con freddezza e raziocinio. Io credo che Giacomo Mancini sia stato il più grande tra tutti gli uomini politici che la nostra amata Calabria abbia mai espresso. È vero, è stato per un periodo di tempo non breve da noi reggini considerato un grande nemico da combattere con ogni mezzo. Probabilmente Egli, come forse noi nella forma, consumò errori nei confronti di Reggio Calabria. Ma, passata la tormenta della nostra generosa rivolta Egli ci fu accanto nella nostra strenua battaglia contro la centrale a carbone di Gioia Tauro. Ricordo con orgoglio di averlo avuto seduto a fianco, a San Ferdinando, in una delle tante assemblee per tenere “pulito” il sito di Gioia e con onore di averGli stretto la mano tra gli applausi di tutti i presenti. Era un grande calabrese arrivato, per le sue qualità, al vertice assoluto del PSI che allora, ancora, era tra i partiti italiani forse il più carico di storia e certamente tra i più importanti nello sviluppo democratico dell’Italia nella seconda metà del diciannovesimo secolo. Fu Ministro più volte e, secondo me, grande sindaco di Cosenza. Oggi tante cose sono cambiate e non tutte in meglio, anzi, ma la Calabria sta vivendo, a mio avviso, una stagione nuova e carica di speranze suscitate da una classe politica giovane che si dimostra, inoltre, capace di lasciarsi alle spalle i vecchi rancori e le vecchie divisioni. Mi sembra bellissimo e significativo che in Calabria un giovane Governatore che nella prima giovinezza è stato Segretario Nazionale giovanile del MSI, abbia chiamato nella sua Giunta Regionale, affidandogli tra l’altro l’Assessorato al Bilancio, il giovane Giacomo Mancini. La nuova storia, nella nostra regione sta facendo giustizia delle divisioni ed anche in questa direzione tu sai quanto io sia felice di sapere quanta stima reciproca e quanto affetto ci sia tra te Giacomo Mancini da Cosenza, nipote del vecchio leader e Giuseppe Meduri, giornalista in forza alla Giunta Regionale della Calabria figlio di Renato Meduri, uno dei capi della Rivolta. La vostra sincera amicizia e la stima reciproca mi sembra possa essere interpretata come una forma di nemesi storica in senso positivo: alla Calabria divisa ed in lotta tra le sue città degli anni settanta, si contrappone, oggi, una Calabria unita nei suoi esponenti più importanti, solidale tra le sue città e pronta a raccogliere la perigliosa sfida del federalismo. Se stanno assieme in questa sfida l’ex Segretario Nazionale Giovanile del MSI – oggi Governatore della Calabria – il giovane omonimo nipote di “Giacomo Mancini”e la famiglia Gentile, vuol dire che qualcosa di buono la vecchia classe politica ha saputo trasmettere ai giovani. Già da ora mi impegno, se sarò vivo e mi vorrete, ad essere presente quando, l’anno prossimo, saranno celebrati i dieci anni dalla scomparsa del Grande Calabrese. Un saluto cordiale a tutti i presenti con l’augurio di buon lavoro. A te, Giacomo cui voglio bene come ad un figlio, l’augurio sincero che possa condurre i tuoi passi politici sulle orme del tuo grande nonno, ma con lo spirito nuovo che vede voi giovani uniti nella speranza e nella ricerca di una Calabria migliore.
Renato Meduri