Cosenza. Un luogo idoneo a rendere l’ultimo saluto a quei defunti che non hanno, in vita, condiviso alcuna appartenenza religiosa e che hanno richiesto un funerale laico. E un luogo nel quale celebrare funerali non religiosi, organizzare la veglia funebre e ricordare con appropriate orazioni, ma anche con musica ed immagini, il passaggio terreno delle persone che hanno vissuto in modo laico. Da oggi anche Cosenza ha la sua “sala del commiato”, in funzione nei nuovi locali costruiti nelle immediate adiacenze dell’ingresso monumentale del Cimitero di Colle Mussano. La città di Cosenza si aggiunge a quelle poche città italiane – tra queste Treviso, Pesaro, Bologna e, più recentemente Torino – che si sono distinte per la loro sensibilità, allestendo un luogo idoneo per lo svolgimento di riti funebri laici. In visita alla “sala del commiato”, allestita presso il cimitero di Colle Mussano, questa mattina si è recato il sindaco Salvatore Perugini. Ad accoglierlo il professor Battista Sangineto, archeologo cosentino che per primo lanciò la proposta all’Amministrazione comunale e al Primo Cittadino, affinché Cosenza si dotasse di un luogo dove potessero trovare degna accoglienza i familiari, i parenti e gli amici di defunti areligiosi. “L’ateismo – ha sottolineato Battista Sangineto – non implica la rinuncia al culto dei morti e della loro memoria. Il funerale civile è una cerimonia accettata e, in Europa e negli Stati Uniti, sostenuta con la costruzione di sale e luoghi per la veglia e la commemorazione. A Bologna Cofferati inaugurò, alla presenza di centinaia di persone, una sala del commiato in un luogo molto bello della città antica. Anche il gesto di Cosenza è un segnale importante di grande civiltà che ha avuto risonanza nazionale perché due delle associazioni rappresentative dei laici italiani, come l’Associazione “Libera Uscita”, il cui Presidente è Enzo Marzo, capo servizio Cultura del “Corriere della Sera”, e “Italia Laica”, hanno espresso grande apprezzamento per la decisione dell’Amministrazione comunale. Soddisfazione, durante la visita di questa mattina, è stata espressa anche dal Sindaco Salvatore Perugini. “Le istituzioni – ha sottolineato il primo cittadino – devono provvedere a queste esigenze, manifestando un senso della comunità ancora più accentuato ed esteso, senza perdere di vista lo spirito laico e tenendo in eguale considerazione chi ha un fede religiosa, chi ne ha un’altra, diversa dalla prima, o chi non ne ha una. La “sala del commiato” di Cosenza è un’opera che esalta il senso di civiltà che in questo territorio deve crescere sempre di più. Un piccolo gesto, ma con un significato importante, quello, cioè, di offrire, anche a coloro che scelgono di dare in modo laico l’estremo saluto ad una persona cara, la possibilità di accomiatarsi da essa senza imbattersi in quelle difficoltà di tipo logistico che caricano di ansie ulteriori un momento già di per sé delicato e non facile da accettare.”
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