Reggio Calabria. “La discesa in massa di ministri, sottosegretari e compagnia bella a supporto dei candidati calabresi del centrodestra rappresenta, secondo un Pdl calabrese evidentemente compiaciuto, un segnale di attenzione nei confronti della nostra terra: di attenzione ce n’è di certo, è vero, ma solo per le sorti della campagna elettorale che vede il centrodestra, a Milano come a Reggio Calabria, in chiaro affanno. Pensare che i cittadini possano scambiare sfilate, comparsate e rutilanti promesse elettorali per concreti impegni di Governo significa giudicare assai male i calabresi, ritenerli creduloni e smemorati”. Lo dichiara il consigliere regionale di Rifondazione comunista, Nino De Gaetano. “Dopo Berlusconi, che qualche giorno fa a Crotone ha individuato nella scarsa igiene personale degli uomini di sinistra il più serio problema da affrontare in Calabria – dichiara De Gaetano – , oggi è stata la volta dello show di Tremonti, e cioè del ministro che ha definito il Meridione “il problema d’Italia” e a parere del quale “con la cultura non si mangia”. Certo, lo stile del ministro dell’Economia è più composto di quello del premier. Non cambia però il risultato. Come se fosse appena sbarcato dalla luna e non reggesse da anni il dicastero più importante del Governo italiano, Tremonti ha ammesso che forse sugli eterni cantieri della Salerno-Reggio Calabria c’è in effetti qualcosa da correggere. Il ministro ha inoltre dichiarato che la situazione dei collegamenti ferroviari va migliorata investendo nell’alta velocità. Il viaggio compiuto tre mesi fa sull’intercity Reggio-Roma, con giornalisti e fotografi al seguito, deve averlo, evidentemente, colpito molto. Peccato che non si capisca bene come e quando questi investimenti dovrebbero partire. Invece sulle risorse sottratte dal ministro alla Calabria è tutto lineare: si comincia con le multe per le quote latte degli imprenditori veneti, pagate con i soldi Fas destinati al Mezzogiorno; si prosegue nel febbraio scorso con l’approvazione di un emendamento al decreto milleproroghe che sottrae 100 milioni alla lotta al dissesto idrogeologico al Sud per spostarli in Liguria. Tiriamo un po’ di conti? I fondi Fas del Meridione sono passati da 36,9 miliardi a 18,9, quelli per il Nord da 6,5 a 19,4 miliardi. Davvero, Tremonti, “il Meridione è il problema d’Italia?”. O forse non rappresenta per un Governo sempre più ostaggio della Lega il comodo bancomat a cui rivolgersi per far contenti gli elettori settentrionali? Alla faccia dello sviluppo, delle infrastrutture, del turismo e della cultura del Sud. Con questi precedenti, altro che sfilate e conferenze stampa in Calabria. Se fossero capaci di rossore, i ministri del Governo Berlusconi non dovrebbero farsi vedere a sud di Roma”.
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