Montevergine di Mercogliano. Tappa sprint la settima frazione al Giro d’Italia, con il primo arrivo in salita nell’avellinese, a Montevergine. Una salita facile, primo antipasto di quel che già da domenica attenderà gli aspiranti alla vittoria finale del Giro. Non si potevano attendere grandi differenze sui 15km di ascesa al 5% di pendenza media, così arriva l’outsider ad aggiudicarsi la vittoria di tappa. E’ Burt De Clerq (Omega Pharma Lotto) che azzecca il momento giusto, a 7km dall’arrivo, quando scatta dal plotone e mette in cascina i secondi di vantaggio che si riveleranno essenziali sotto l’arrivo. Guadagna subito 10 secondi il belga, che arrivano a essere 40 ai meno 4 dall’arrivo: l’azione diventa sempre più pesante, affaticata, ma resiste alla rimonta che negli ultimi tre chilometri il gruppo lancia furiosa. Niemec guida l’inseguimento del gruppo, forte di una trentina di unità, e prepara lo sprint di Michele Scarponi. L’ultimo chilometro è un inseguimento impietoso, con Scarponi, Nibali, Garzelli, Kreuziger che rimontano inesorabilmente sul vincitore di giornata: vince per mezza ruota De Clerq, davanti a Scarponi, Kreuziger, Garzelli e Nibali. Accusa qualche metro di distacco, invece, Alberto Contador, che nel momento in cui Scarponi ha lanciato la volata non è stato reattivo e pronto a seguire la ruota dei diretti avversari: poco male, ci saranno salite e pendenze per lo spagnolo per misurarsi con i rivali e capire la condizione attuale. Chi puntava molto sull’ascesa odierna era Stefano Garzelli (Acqua & Sapone), con la formazione del varesino che per l’intera tappa ha guidato il gruppo all’inseguimento dei fuggitivi di giornata, un gruppetto di cinque attaccanti evasi al ventesimo chilometro dopo il via (tappa più corta del Giro, con appena 110km): Canuti, Visconti, Montaguti, Pineau, Bak ci hanno provato, agguantando un vantaggio massimo di 3’15” prima di alzare bandiera bianca all’inizio della salita, ai meno 16 dal traguardo. Il numero di giornata, però, è quello dell’olandese Hoogerland (Vacansoleil) che tutto solo attacca sul primo GPM e rientra sui fuggitivi recuperando 2 minuti. La fuga a cinque diventa così a sei negli ultimi 20km, con Bak (Htc) che salta dopo aver allungato sui compagni di fuga. Molto attivo anche Pirazzi (Colnago Csf), che ha replicato gli attacchi provati nella tappa di ieri, senza trovar fortuna. Nella generale, l’olandese Weening tiene la maglia rosa, che sembra in cassaforte anche per la tappa di domani, con l’arrivo da volata di Tropea. Domenica, poi, si salirà sulle pendici di un Etna quantomai pirotecnico, con la certezza che i big sapranno regalare altrettante scintille su un’ascesa ben più impegnativa di quella odierna a Montevergine.
Fabiano Polimeni