Reggio Calabria. Una conferenza stampa attesa e molto discussa quella indetta per questa mattina da Demetrio Naccari Carlizzi e Seby Romeo. L’ennesimo affondo in merito alle condizioni delle casse comunali. Ad aprire le danze è lo stesso Naccari Carlizzi che, prima di addentrarsi nello specifico del tema, ha speso qualche minuto per sollevare alcuni dubbi sulle recenti affermazioni del ministro Giulio Tremonti circa l’Alta Velocità in Calabria: “Cominciamo subito a dire che l’Alta Velocità in Italia è più lenta e costa di più rispetto a quanto accade sul panorama internazionale. Si pensi, ad esempio, che in Cina l’Alta Velocità raggiunge una velocità di linea pari a 300 Km/h, in Italia sono almeno 100 km in meno e i costi sono doppi. Quanto dichiarato da Tremonti ci sembra una menzogna a fini propagandistici. Per costruire una linea di Alta Velocità in Calabria si sarebbero potuti utilizzare i fondi Fas e invece, a sud di Battipaglia, non si sta facendo nulla. Noi abbiamo proposto a Moretti di fare una linea che parta da Reggio Calabria presentando dei dati per i quali sarebbe possibile risparmiare circa 50 minuti di percorrenza sul tratto Reggio–Roma con costi notevolmente ridotti. Ci sembra una menzogna, invece, quanto promesso nel corso della campagna elettorale, anche perché, tenendo a fede a tutto, si arriverebbe a circa un miliardo di investimenti solo nella città di Reggio Calabria”.
Il compito invece di introdurre l’argomento del giorno spetta a Seby Romeo: “Anzitutto ci sembra doveroso ristabilire la verità in merito ad alcune dichiarazioni riportate in questi giorni. Sembra, infatti, che il centro destra stia vantando il fatto di aver effettuato il pagamento di alcuni mandati. Già questo identifica lo stato di difficoltà in cui versa il Comune poiché non si tratta di pagamenti ma di un acconto che non supera i 100 milioni. Hanno anche detto che la Corte dei Conti si è pronunciata sui documenti, notizia anche questa falsa perché si è pronunciata solo sui documenti a loro pervenuti. Non è neanche vero che hanno un problema liquidità tant’è che il facente funzioni Raffa ha apertamente parlato nel corso dell’ultimo forum con i giornalisti di stato di deficitarietà delle casse comunali”. Romeo prosegue con la lettura di alcuni dati: “Sono stati notificati al Comune titoli esecutivi, sentenze, decreti ingiuntivi per 643 notifiche pari a 3 milioni 350 mila a settembre, 490 titoli esecutivi notificati a ottobre pari a 1 milione 175 mila euro, 553 titoli pari a 1 milione 152 mila euro a novembre, 450 titoli per 320 mila euro a dicembre, 427 tioli a gennaio per 130 mila euro, 523 titoli per 180 mila a febbraio, 526 titoli a marzo per 180 mila più 750, 500 titoli ad aprile e 500 a maggio che non si è ancora concluso. Mi preme inoltre sottolineare altri due elementi. Anzitutto il pagamento di alcune parcelle degli avvocati che dopo anni si sono visti liquidati delle parcelle pari ad un milione di euro che cadono, casualmente, a pochi giorni dalla scadenza elettorale. Anche in questo caso si tratta di scelte assolutamente arbitrarie. In secondo luogo ci sono delle gioiellerie che vantano crediti con il Comune e che hanno dei rapporti di forniture. Una nota gioielleria di Reggio ha notificato al Comune di Reggio 12 mila euro, un’altra è stata liquidata per 16 mila, un noto orafo calabrese ha ricevuto 135 mila euro di cui 88 mila destinati all’allestimento di una mostra”. Conclude Romeo: “In questi anni l’amministrazione ha sperperato tutte le risorse del Comune, hanno utilizzato le casse comunali come un bancomat con professionisti e soggetti terzi che hanno dichiarato di essersi ritrovati sul conto dei soldi in più senza sapere il perché”.
E’ la volta di Naccari Carlizzi: “Come elemento di precisazione diciamo anche che questi pagamenti li abbiamo notificati dal giornale di cassa nel corso della gestione Scopelliti e che quindi non fanno riferimento agli anni 2010 – 2011. Quello che sappiamo è che ci sono circa 28 mila euro liquidate da alcune gioiellerie, 12 mila da alcune ditte che non sono state pagate e altre cifre di questo tipo. Noi chiediamo che su questo fatto venga fatta chiarezza. La normativa dei contributi è la 241 che stabilisce a chi debbano essere destinati i contributi. La Procura di Reggio ha già stabilito che ci sono stati dei contributi illeciti e pertanto chiediamo che venga fatta chiarezza anche su questo. Chiediamo, inoltre, che venga dichiarato il dissesto che non porterà la rovina, come qualcuno vuol far credere, bensì la formazione di un elenco dei creditori ai quali verrà data la precedenza all’atto dei pagamenti, evitando le spese voluttuari. Segnalo poi che il capo gabinetto del sindaco, la cui carica dovrebbe prevedere un contratto da dirigente, invece viene pagato come prestazione di studio associato”.
Decisi, sia Naccari che Romeo, sulla questione swap. Comincia Naccari: “A Messina è stato reso noto un provvedimento del gip del Tribunale che ha sequestrato 17 milioni di euro a una nota banca italiana per il quale sono stati indagati molti dirigenti. Quello swap è simile a quello di Reggio Calabria. La Procura di Messina dice che c’è stata truffa aggravata ai danni del Comune. A noi nessuno finora ha mai dato retta”. A questo proposito interviene Romeo che dichiara: “Il dott. Nucera (dirigente al bilancio nda) ha dichiarato di non aver trovato le scritture contabili inerenti gli swap. Badate che questo è un fatto posto a verbale della commissione su mia esplicita domanda”. Riprende quindi la parola Naccari: “Ritengo che ci siano problemi gravi al Comune per i contratti swap e noi lo diciamo dal 2002. Quando ero io assessore al bilancio alla regione ho ereditato gli swap dalla giunta Chiaravalloti, sono stati poi rimodulati nel 2006, quando non ero ancora assessore, e successivamente ho dato mandato all’avvocato di annullarli perché costavano alla Regione 58 milioni spesi in commissioni occulte”. Le ultime dichiarazioni di Naccari riguardano il settore turistico: “Non sono stati effettuati investimenti sul turismo, gli unici soldi impiegati sono stati gli 11 milioni 860 mila euro per le prestazioni di servizio, soprattutto consulenze. Passaporto per l’Europa fino a questo momento ha ricevuto una cifra pari a dieci milioni di euro. Ci chiediamo inoltre quale competenza abbia il Comune a finanziare una compagnia aerea straniera (Air Malta ndr). Fino a questo momento è stato realizzato un modello turistico basato sull’esportazione in cui le uniche città beneficiarie sono quelle ospitanti, gli organizzatori e i titolari delle strutture alberghiere. Il Comune con Passaporto per l’Europa ha fatto da tour operator, ha scelto Air Malta anche per i voli su Parigi in contrasto con le vigenti normative. Siamo alla politica estera comunale”.
Giulia Polito