Reggio Calabria. Quando ha capito di essere stato identificato ha tentato di fuggire a piedi. Un centinaio di metri a piè levato, braccato da un agente della pattuglia delle Volanti che lo aveva fermato. L’agente della Polstato è stato costretto a sparare in aria un colpo di pistola d’avvertimento, quindi ha raggiunto e bloccato Vincenzino Zappia, 43enne nato a Bianco e residente ad Archi, ritenuto killer della cosca De Stefano-Tegano. L’uomo era sfuggito all’esecuzione del fermo di indiziato di delitto emesso dalla Dda nell’ambito dell’operazione Archi, che ha coinvolto 26 persone accusate di associazione per delinquere di stampo mafioso. I dettagli della cattura sono stati forniti questa mattina nel corso di una conferenza stampa dal dirigente dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, il vice questore aggiunto Fabio Catalano. Zappia è stato catturato ad Archi Cep, nel cuore del quartiere dominio delle cosche. Una pattuglia delle Volanti ha notato un uomo a bordo di uno scooter, un Honda Sh300. Insospettiti da alcune manovre del conducente, che indossava il casco, gli agenti hanno deciso di sottoporlo a controllo e lo hanno rapidamente fermato e bloccato. L’uomo dapprima non ha dato segni di nervosismo, ed ha negato di essere il ricercato, ma quando ha capito che si stavano per stringere le manette ai suoi polsi, ha tentato l’ultima disperata fuga, resa vana dalla pronta e immediata reazione dell’agente di Polizia.
Fabio Papalia