Reggio Calabria. Revocata la misura cautelare a Francesco Calabrò, 49, dipendente comunale accusato di stalking e detenzione abusiva di circa 900 cartucce da fucile, 2,6 Kg di polvere da sparo ed una carabina di precisione. La scarcerazione è stata disposta dal Tribunale di Reggio Calabria, che ha accolto l’istanza dei legali di fiducia, Avv. Marco Tullio Martino ed Anna Leone.
Calabrò, dipendente dell’Ufficio Relazioni con il pubblico, era entrato in contrasto con alcuni condomini e l’amministratore del condominio, nei confronti del quale secondo l’accusa avrebbe iniziato un’attività di vessazione tale da sfociare in ingiurie, minacce, un denunciato tentativo di investimento a bordo della sua autovettura all’interno dello spazio condominiale, nonché telefonate e più di mille sms accertati dai tabulati. I difensori di Calabrò, tuttavia, grazie ad un’apposita indagine difensiva, hanno potuto dimostrato che il contenuto della quasi totalità degli sms inviati all’amministratore non fosse affatto di natura volgare o minacciosa, ma facesse riferimento al riconoscimento di diritti invocati dal proprietario su questioni condominiali, e inoltre come gli stessi sms fossero indirizzati all’utenza di “lavoro”, e non quella privata della persona offesa. I due penalisti, inoltre, ancora con una parallela indagine difensiva, hanno dimostrato documentalmente come non fossero più sussistenti le esigenze cautelari a carico del loro assistito. Il Tribunale, accogliendo l’istanza degli avvocati Martino e Leone, ha disposto l’immediata revoca della misura cautelare.
Fabio Papalia