Rossano Calabro (Cosenza). Sociale, sicurezza e legalità. Valorizzazione del centro storico. L’Esecutivo Antoniotti ha varato il programma di recupero funzionale del Palazzo nobiliare in via Carcere, nella città alta. Il progetto, finanziabile nell’ambito dei fondi PON FESR Sicurezza per lo Sviluppo 2007-2013, prevede un investimento di circa un milione di euro. L’immobile sarà destinato a centro di aggregazione giovanile. La misura, proposta dall’ufficio comunale dei Lavori pubblici, è stata deliberata nei giorni scorsi dalla giunta, con l’intento di continuare a fornire al centro storico una pianta urbana più qualificata ed efficiente, offrendo al contempo nuove opportunità di crescita sociale per le nuove generazioni . “Abbiamo aderito a questo progetto – afferma il sindaco Giuseppe Antoniotti – con un duplice obiettivo. Il primo è quello di poter soddisfare una crescente domanda di sicurezza e legalità del territorio. Il secondo mira al recupero del centro storico attraverso interventi puntuali che possano valorizzare il vasto patrimonio culturale e storico di cui la nostra città è ricca. Con il recupero di questo Palazzo si aggiunge un altro tassello al mosaico più articolato del complessivo recupero dei palazzi nobiliari, dei monumenti e delle strutture storiche. Grazie alla programmazione dei “Contratti di Quartiere” – ricorda Antoniotti– e alla capacità di intercettare finanziamenti extra-bilancio, negli anni passati abbiamo ristrutturato l’Ospedale di San Giovanni di Dio destinato a scuola dell’infanzia, restaurato Palazzo De Muro, l’ex Caserma dei Carabinieri di via Santo Stefano oggi destinata a nuova ala del Tribunale, il recupero di Palazzo Beraldi in via Interzati, dove oggi sorge la stazione dei Carabinieri. Prosegue e proseguirà – conclude il sindaco – un’azione complessiva di riqualificazione urbana che è la base per l’elevazione della qualità della vita e della promozione turistica. L’intervento di recupero del vecchio palazzo nobiliare in via Carcere, di fronte all’ex istituto penitenziario, abbandonato da anni ed in avanzato stato di fatiscenza per mancanza di manutenzione, oltre a rappresentare un esempio di architettura specialistica, di cui il centro storico di Rossano vanta molti esempi, rappresenta anche l’occasione per rivitalizzare l’intero quartiere di San Domenico. La scelta della soluzione progettuale prevista appare la risposta ideale all’humus socio-culturale del quartiere e dell’intera zona, oggi, purtroppo, in stato di degrado. Va letta con questa finalità la realizzazione di un centro di aggregazione giovanile con relativi spazi destinati ad incontri, dibattiti, proiezioni di film e documentarie nonché all’elaborazione di attività pratiche tese ad accrescere la cultura della legalità e della sicurezza sociale”.