Sinopoli (Reggio Calabria). E’ cominciato il restauro del prezioso baldacchino utilizzato, con funzioni di culto in occasione della festa della Madonna di tutte le Grazie, Patrona del paese e della solennità del Corpus Domini. Il “Quadro” della Madonna da esso protetto viene portato per le vie del paese durante la funzione religiosa dell’otto settembre. Affidato alle cure delle magiche mani di Rita Guarisco, giovane restauratrice di Ribera in provincia di Agrigento, il prezioso manufatto, comincia a risplendere di nuova luce. L’armonia stilistica dell’insieme e la sua sapiente realizzazione fanno di questo arredo uno dei tanti pezzi di grande valore storico, artistico e culturale, che rischiavano di essere lentamente dimenticati. Particolare attenzione meritano le decorazioni angolari e le colonne laterali a cui è rivolto l’impegno dell’artista agrigentina che con il suo stile incomparabile vuole lasciare un’impronta indelebile della sua arte, affinché il baldacchino ritorni ad essere all’altezza del ruolo a cui era destinato. Lavora nel chiuso della Chiesa, la giovane Rita, con dedizione, con passione, consapevole che dalle sue mani possa rinascere un’opera per certi versi trascurata nel corso degli anni. Il degrado in cui si trovava l’opera, cominciava ad assumere aspetti preoccupanti. Le decorazioni, realizzate in parte ad intaglio, e in parte a pastiglia , apparivano gravemente danneggiate, anche a causa delle pessime modalità di conservazione. Precedenti restauri e affrettate manutenzioni avevano reso particolarmente difficile la comprensione dell’opera nel suo stato originale. A seguire l’artista di Ribera si alternano i componenti del Comitato feste e il parroco, Antonio Fazzolari, spinti da una fede ed un amore indescrivibili vero la Vergine che all’indomani della sua apparizione al mendicante Casella, entrò nel cuore della gente di Sino poli, al punto da divenire la Patrona del paese. Oscurando, pertanto, il titolo appartenuto a S.Giorgio. Molte sono state le iniziative per riuscire a raccogliere i fondi necessari al restauro. I fedeli di Sinopèoli, guidati dal parroco Fazzolari, si sono recati perfino in Australia, in quella lontana terra oceanica dove è forte il culto della Madonna da parte dei numerosissimi emigrati di Sinopoli e della Calabria. Ed oggi, è iniziata così la fase di ripristino della doratura, rispettando anche in questo caso l’originale tecnica a “guazzo” con oro zecchino a carati 23 e ¾. Si passerà in seguito alla brunitura dell’oro nuovo con pietre d’agata sagomate, poi alla velatura, operazione necessaria per armonizzare l’oro nuovo utilizzato in fase di restauro con quello originale presente sull’opera, infine alla verniciatura, che oltre a garantire una buona protezione, dona a tutte decorazione calde tonalità ambrate. Pertanto, il prossimo otto settembre, giorno dedicato alla Madonna di Sino poli, l’effige della “Dama Bianca” tornerà all’antico splendore.
Antonio Ligato