Strongoli (Crotone). Di seguito una nota del “Comitato per non morire”.
E’ terrificantemente nota come la “ Strada della Morte”. Stiamo parlando della SS 106, acronimo di strada statale 106, ma che alla luce di tutti gli agghiaccianti incidenti che su di essa sono venuti registrandosi nel corso degli anni potrebbe meglio denominarsi come (S.S Sicuramente Sinistri 106). Anche in questo inizio estate 2011, sulla sopracitata strada si è verificato – pochi metri dopo l’uscita del “pontino di Neto” direzione Crotone – un gravissimo incidente mortale, che ha visto coinvolti quattro giovani strongolesi; due di loro non c’e l’hanno fatta, Steve e Francesco. Due ragazzi pieni di vitalità, entusiasmo, speranza, sogni e desideri che, a causa dell’imperizia e dell’incuranza che le Amministrazioni Pubbliche, ormai da molti anni, in modo irritante manifestano nell’affrontare i problemi di sicurezza che riguardano questo tratto di strada sempre più caoticamente trafficato, specie nei periodi estivi, non potranno più riempire di gioia, allegria e soddisfazioni i cuori delle rispettive famiglie e di tutti gli amici. Eventi, questi, che fanno riflettere se sia veramente ammissibile che su una strada percorsa quotidianamente da tutti gli abitanti (giovani e vecchi) del crotonese, possa troppo spesso incontrarsi la morte. Così è accaduto alla comunità strongolese, che meditando sull’accaduto, dietro la spinta, soprattutto, dei giovani ha istituito, con l’aiuto di Don Rosario Morrone, Don Massimo Sorrentino e Don Tommaso Russo un comitato ad hoc, significativamente ribattezzato “Comitato per non morire”. Grazie a tale comitato, domenica 24 luglio sarà realizzata una seria ed adeguata manifestazione che vedrà coinvolta l’intera popolazione strongolese; alle ore 17:00 infatti, ci si incontrerà tutti nelle vicinanze della “Farmacia Sculco”, per poi, muniti di maglietta bianca, nastro nero ( in segno di lutto) e striscioni, iniziare a creare un sorta di “catena umana” sul tratto di 106 che lega il casello 217 col casello 213 della Marina di Strongoli, al chiaro e intuibile scopo di rallentare il traffico. Superfluo dire, che il tutto si svolgerà nel perfetto rispetto di ogni norma di legge, visto e considerato che la realizzazione della manifestazione è stata diligentemente resa nota a Prefettura, Carabinieri e Vigili Urbani, a ciò aggiungendo che l’invito di partecipazione è stato presentato, oltre a tutte le diverse testate giornalistiche e televisive locali, anche al Consiglio Comunale strongolese ed al Consiglio Provinciale. La finalità della manifestazione come ovvio, sarà quella di evitare che la morte di Steve e Francesco, così come di tutte le altre vittime che si sono avute su questo pericolosissimo tratto di 106, non sia cosa vana, ma al contrario serva a sensibilizzare tutte le istituzioni competenti e i rappresentati delle stesse a non limitarsi a sbandierare perizia, dedizione e abnegazione per le esigenze del popolo nei soli periodi elettorali, ma al contrari,o lottare dal comodo delle poltrone per far sì che possano intraprendersi delle serie e concrete azioni di manutenzione volte e rendere veramente più sicura la vita dei conducenti, che prima di esser tali sono esseri umani, quanto di più splendido Dio abbia pensato e creato, con famiglie e amici. Si tiene ad evidenziare, in conclusione, che le manifestazioni che organizzerà il Comitato strongolese, più volte citato nel presente articolo, non si limiteranno esclusivamente a quella di domenica 24, ma, per contro, si ripromettono più eventi mirati evidentemente ad ottenere dei proficui e pratici risultati,che vadano ben aldilà delle scontate, pacchiane, ripugnanti e mai mantenute promesse politichesi. La nostra iniziativa, qualcuno potrà obbiettare, rimarrà una semplice e vana illusione di svolta e cambiamento, cui altri hanno già aspirato prevedibilmente fallendo. Non possiamo non rispondere nel modo seguente: “al mondo ognuno fa’ quel che puo’, perche’ non c’e’ peggio cosa che rimanere scioccamente inerti a casi cosi’ eclatanti di cattiva amminastrazione , di destra o sinistra che essa sia.”