Reggio Calabria. L’operazione “mare sicuro 2011” è ormai nel pieno della fase esecutiva. L’attività, avviata su base nazionale del Corpo delle capitanerie di porto – Guardia Costiera, mira a prevenire e reprimere i comportamenti contrari alla disciplina della sicurezza della navigazione e della balneazione, allo scopo di impedire ogni condotta imprudente in mare e lungo le coste così da evitare incidenti e favorire una sicura e libera fruizione dei litorali della regione.
Nelle attività operative, coordinate dalla direzione marittima con la metodologia di vigilanza “terra-mare”, vengono impegnati n.250 militari e n.39 unità navali tra motovedette e gommoni.
In particolare, in questo primo mese dell’operazione, le capitanerie di porto calabresi hanno effettuato n. 44 soccorsi, con 22 persone salvate e 22 mezzi navali recuperati. La correlata attività di vigilanza ha consentito di svolgere n. 10.748 controlli, di cui n. 1.940 ad unità navali, n. 3.450 presso strutture balneari e n. 5.358 per la tutela all’ecosistema marino e le risorse ittiche. Più in dettaglio, sono stati contestati n.91 illeciti penali e n. 190 amministrativi, di cui 43 accertati a carico di acquascooter.
I dati complessivi sull’attività sanzionatoria evidenziano rispetto lo scorso anno una flessione degli illeciti amministrativi accertati a carico delle strutture balneari e, in misura più contenuta, dei diportisti (circa il 50% in meno). Il positivo andamento conferma l’efficacia delle azioni preventive messe in atto fin dal mese di maggio, tra queste ad esempio, la metodologia dell’autoverifica da parte degli stabilimenti balneari; gli incontri con i rappresentanti delle associazioni di categoria, con l’imprenditoria di settore e con le Amministrazioni provinciali e comunali al fine di condividere il percorso regolamentare, nonché la divulgazione di depliant informativi sia per i bagnanti che per i diportisti.
L’impegno della Guardia costiera calabrese continuerà a tutto campo anche nei prossimi giorni, in particolare attenzionando la navigazione effettuata in modo “spericolato” e sottocosta, nonché la condotta delle moto d’acqua illecita o non conforme alle ordinanze delle locali autorità marittime che ne disciplinano l’utilizzo.
La direzione marittima di Reggio Calabria ricorda per i diportisti:
prima di intraprendere la navigazione, di informarsi presso le capitanerie di porto circa le ordinanze vigenti e le condizioni meteorologiche in mare, verificando l’idoneità della propria barca, del carburante e delle dotazioni di sicurezza rispetto all’itinerario prescelto e informando parenti o amici circa la rotta che si intende seguire;
in navigazione, mantenersi ad almeno 200 metri dalle spiagge e 150 metri dalle scogliere, nonché sempre ad almeno 100 metri dalla boa di segnalazione del subacqueo Inoltre fare sempre attenzione agli ostacoli ed ai bagnanti e per questo utilizzare gli appositi corridoi di lancio per avvicinarsi alle spiagge procedendo a lento moto, infine tenere sempre un atteggiamento prudente, agendo sempre responsabilmente nella condotta dell’unità navale;
Per i bagnanti:
tenere sempre una condotta responsabile e vigile, non entrando in acqua quando e’ esposta la bandiera rossa, all’interno dei corridoi di lancio, nei porti e alla loro imboccatura, in prossimità di pontili o passerelle di attracco per ormeggio di unità navali, negli specchi acquei destinati all’ancoraggio di unità navali, alle foci dei fiumi, canali e collettori di scarico, nonchè nei luoghi ove insistono cartelli di divieto di balneazione;
ricordarsi di fare attenzione ai messaggi degli assistenti bagnanti o dei concessionari delle strutture balneari, nonché ai cartelli contenete avvisi predisposti lungo i litorali;
si suggerisce di non fare il bagno fuori del limite riservato ai bagnanti e prima di aver fatto trascorrere almeno tre ore dall’ultimo pasto, nonchè di entrare in acqua gradualmente dopo una lunga esposizione al sole;
non sottovalutare le onde e la bassa temperatura dell’acqua e, comunque, vigilare sempre sui bambini, specie in acqua e in prossimità della riva;
nelle immersioni, è obbligatorio segnalarsi con l’apposito galleggiante; così come la pratica dei tuffi è da evitare se non si conoscono i fondali.
Per qualsiasi problematica sia a mare che sulle spiagge si ricorda di chiamare immediatamente il numero 1530 (telefonata gratuita).