Reggio Calabria. Le hanno sorprese sul pianerottolo, con in mano ancora le carte telefoniche con cui tentavano di forzare la serratura del portone di un’abitazione, in un condominio del quartiere Santa Caterina. E’ il risultato del piano coordinato di controllo del territorio disposto dal Questore Carmelo Casabona che, proprio in occasione del periodo estivo, ha voluto un’intensificazione degli sforzi della Squadra Volante per reprimere il fenomeno dei furti in appartamento. Nel periodo delle ferie, infatti, i condomini si svuotano dei residenti, sostituiti a volte da sgraditi “inquilini”, i ladri. Complice, a volte, la stessa disattenzione dei proprietari, che omettono di adottare quelle semplici regole di comportamento che possono difendere la casa dalla visita dei predatori. In città, infatti, si registra un discreto aumento di furti in appartamento, talvolta messi a segno portando via un bottino di tutto rilievo. Questa volta, però, per le due rumene, una maggiorenne ed una minore, non è andata bene. Hanno tentato di forzare un portone, dietro il quale il proprietario si è accorto degli strani rumori, ed ha avuto l’intelligenza di avvertire immediatamente la sala operativa della Questura, permettendo di far scattare il piano operativo d’intervento. Subito sul posto sono state fatte convergere diverse “pantere” dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, diretto dal vice questore aggiunto Giuseppe Pizzonia con la collaborazione del commissario capo Giuseppe Giliberti, che hanno raggiunto la zona a sirene spente, per non allarmare i malfattori. I bravi agenti hanno bloccato ogni via di fuga dallo stabile ed hanno eseguito una “bonifica” dei locali condominiali. Sul pianerottolo, hanno sorpreso le due donne, ancora intente a maneggiare le innocue carte telefoniche, utilizzate però per uno scopo ben diverso da quelle per cui sono state concepite. Una sottile e duttile lamina di plastica, come una scheda telefonica o una lastra a raggi x, consente infatti, maneggiata da mani esperte, di fare indietreggiare il pistoncino della serratura fino ad aprire la porta. Compito agevolato, nel caso delle porte blindate, se non si ha l’accortezza di far compiere almeno due giri alla serratura. Questa volta, però, le schede telefoniche per le due donne, che condotte in Questura sono state dichiarate in arresto per tentato furto, alla fine sono servite per il proprio compito naturale: la telefonata all’avvocato difensore.
Fabio Papalia