Firenze. E’ Giampaolo Pazzini a rendere meno amara sul piano del risultato una partita deludente per quanto riguarda la qualità di gioco espressa dalla nazionale. Il centravanti interista, subentrato al 15′ della ripresa a Cassano, ha lottato in area con due difensori sloveni sul lancio di De Rossi dal cerchio di centrocampo, prima di fulminare Handanovic con un destro sotto la traversa.
Ripresa avara di emozioni, con qualche variazione tattica provata da Prandelli, che ha provato il tridente Rossi-Balotelli-Pazzini nell’ultimo quarto d’ora. Ma quel che è mancato per lunghi tratti del match è stato il ritmo veloce nella circolazione di palla, troppo spesso limitata a un compassato scambio a centrocampo, prima di verticalizzare per le punte con lanci di frequente preda dei difensori sloveni. Tra le note positive, Balzaretti sulla fascia sinistra, che ha spinto quando è stato cercato, mentre è stato meno efficace Cassani sulla sinistra. Bene anche De Rossi, pronto con incursioni nel cuore dell’area e pericolosissimo al 22′ quando su corner, Handanovic ha sbagliato l’uscita e il centrocampista della Roma è stato bloccato sulla linea dai difensori avversari. Ha giocato poco ma si è messo in mostra, con due azioni degne di nota, al 45′ e al 47′ con un bel tiro da fuori area, anche Mario Balotelli.
Come detto, però, la vittoria non deve mettere in secondo piano il gioco ancora lontano dall’essere bello e veloce. La Slovenia non ha fatto molto per mettere in pericolo la porta di Buffon, con l’occasione migliore della ripresa al ventisettesimo, quando su errore di Montolivo, la ripartenza slovena è stata veloce e solo un errore di Novakovic ha evitato rischi peggiori. Si va nella fase finale degli Europei con una squadra che ha portato a casa il risultato, ma senza brillare. Biglietto d’andata per la Polonia staccato con due giornate di anticipo, adesso toccherà lavorare sul piano del gioco e aspettarsi magari una condizione fisica migliore di quanto non si sia visto in queste due gare con Far Oer e Slovenia.
Primo tempo. Non è un’Italia divertente quella vista nei primi 45 minuti contro la Slovenia, a Firenze. Nonostante il gioco lento, con ritmi blandi e meno spumeggiante dell’avvio contro le Far Oer, la nazionale è riuscita a rendersi pericolosa in più occasioni. Pronti, via e già dopo 25 secondi è Rossi – lanciato da De Rossi – a impegnare il portiere sloveno, che respinge con i piedi. Passano altri 120 secondi e arriva sulla testa di Montolivo l’occasione per muovere il risultato, ma il centrocampista della Fiorentina, imbeccato da un cross di Balzaretti dalla sinistra, angola troppo e spedisce sul fondo. Poi, tanta, tanta noia. Una manovra lenta, verticalizzazioni cercate con lanci da centrocampo e dalla tre quarti, un gioco non bello. E chi si eclissa maggiormente in questo quadro è Antonio Cassano, raramente protagonista nel primo quarto d’ora. Poi, qualcosa cambia quando ai lanci si affiancano triangolazioni e fraseggi al limite dell’area slovena, con Fantantonio che mette davanti al portiere Rossi al 17′, mira imprecisa per la punta del Villareal e nulla di fatto.
Si fa vedere anche la Slovenia al ventesimo, dopo essersi arroccata dietro la linea di centrocampo, ad attendere le mosse degli azzurri. Buffon è attento sul tiro forte ma centrale di Vrsic.
Ancora palla gol per l’Italia al minuto 28, con Pirlo che verticalizza per Montolivo che mette al centro, dove manca l’impatto a pochi centimetri dalla porta De Rossi, stasera spesso protagonista con inserimenti nella manovra offensiva. Nonostante tutto, però, sono lampi di rapidità in una lenta monotonia, con il pubblico del Franchi che non apprezza e riserva qualche fischio.
Prima della chiusura, ancora un’occasione per la Slovenia, sempre da fuori area, con Koren che impegna Buffon. Occasioni da gol non capitalizzate, gioco sottotono e poca rapidità nella costruzione della manovra. E’ Italia da rivedere quella del primo tempo contro la Slovenia.
Fabiano Polimeni