Cosenza. “La Cisl di Cosenza, rappresenta un vero baluardo a difesa dei malati e dei lavoratori e, se la sanità nella nostra regione è nel caos, sia nel pubblico che nel privato, i referenti regionali devono chiarirci quali obiettivi intendono perseguire per apportare dei seri miglioramenti”. A dichiararlo è Ugo De Rose, segretario Funzione pubblica della Cisl di Cosenza, che evidenzia come in base alle linee guida dettate dalla Regione Calabria, rispetto al decreto 18 sulla sanità, non verrebbero rispettate le percentuali dei posti letto per abitante e la provincia cosentina paga di più rispetto alle altre, soprattutto in termini di unità, data la prevista decurtazione di 52 unità complesse. Considerato – continua De Rose – che la popolazione anziana è quella che richiede maggiore assistenza, risulta evidente che nel piano di rientro della Regione si chiudono strutture senza fornire valide alternative. Sono emblematici i casi di San Giovanni in Fiore, Praia a Mare e Trebisacce, definiti “Ospedali di frontiera” perché sono territorialmente legati a due regioni”. La Cisl, chiede, attraverso il segretario generale Tonino Russo e il segretario Fp Ugo De Rose, al presidente Scopelliti nella sua qualità di Commissario ad acta per il piano di rientro dal disavanzo, di portare avanti “l’obiettivo di un vero e profondo riassetto del Servizio Sanitario Regionale”, ma anche “un impegno formale di confronto” con le sigle sindacali.
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