Filandari (Vibo Valentia). In merito alle affermazioni di Tino Mazzitelli, il coordinatore del Pdl di Filandari Nicola Mazzitelli dichiara quanto segue:
“Le ultime stravaganti affermazioni di Tino Mazzitelli dimostrano, come ho già avuto modo di evidenziare, una metodologia d’azione mirata ad acquisire qualche posto al sole. La sua nota stampa si commenta da sola e pare essere il risultato dell’apice della sua leggerezza nell’interpretare correttamente i fatti politici. Non si comprende l’insistenza di un uomo di cui ho serie difficoltà ad individuare il ruolo politico e il suo accanimento nei confronti del consigliere regionale Nazzareno Salerno, che invece è una delle poche figure politiche in grado di agire per far valere gli interessi del territorio e per far ascoltare la voce del Vibonese. È vivo il sospetto che il delirio politico di Mazzitelli sia stato determinato dall’allucinazione per cui Maria Limardo possa prendere il posto dell’onorevole Salerno nel parlamentino calabrese e, quindi, dall’alimentazione della sua famelica speranza di impadronirsi di un posto di portaborse. Se di ciò si tratta, è utile fargli presente che l’eventualità non si realizzerà né ora né mai semplicemente perché è stato il popolo a decidere democraticamente chi merita fiducia e chi deve essere respinto. Metta, dunque, da parte la sua brama di incarichi e colga l’occasione per riflettere sul significato della sua esperienza politica. Quando parla di prebende e clientele, Mazzitelli dovrebbe prima farsi dire dalla sua mandante perché al congresso di Fli Angela Napoli ha lasciato la sala al momento della sua indicazione. Quando invece si diletta a trattare di fallimenti, non ha bisogno di tutor in quanto è un alto esperto della materia. E ancora quando fa riferimento alla necessità di operare resoconti, dovrebbe spiegarci perché soltanto sull’orlo del suo pensionamento ha deciso di produrre quella relazione che ha avuto come diretta conseguenza la chiusura delle sale operatorie dell’ospedale di Tropea. La tempistica la dice lunga sul suo comportamento, sul rispetto che ha dei cittadini e degli utenti. In generale, non è complicato per le persone comuni fare un esame di coscienza prima di gettare veleno sugli altri, ma nel suo caso le aspirazioni personali annebbiano la vista a tal punto da impedire la semplice constatazione dei dati reali. Va poi approfondito l’uso dei termine ‘immobilismo’, e qui Mazzitelli potrebbe essere un illustre maestro considerata la sua innegabile applicazione pratica del concetto, ed ‘oblio’, e anche qui Mazzitelli non ha rivali visto che vive in prima persona la traduzione fattiva del vero senso della parola. Per ciò che concerne il tema delle proposte è infine meglio non entrare nel merito, in quanto il vocabolo è estraneo ad un interlocutore che preferisce distruggere ad ogni costo, anche se questo comporta conseguenze negative per la collettività”.