Sinopoli (Reggio Calabria). La paventata soppressione dei Comuni sotto i mille abitanti, è stata al centro della riunione del civico consesso, svoltosi nella sede di “Palazzo San Giorgio”. Il sindaco, Luigi Chiappalone, ha espresso nel corso del suo discorso tutto il proprio rammarico per “una norma nata per affrontare una crisi di livello mondiale che propone come rimedio quello di eliminare i Comuni fino a 1000 abitanti motivandolo come un risparmio sui costi della politica”. Il Primo Cittadino ha proseguito rilevando che molti degli amministratori dei Comuni non percepiscono nulla, tanto è vero che il costo massimo degli amministratori degli Enti sotto i mille abitanti non supera, mediamente, i 10.000 euro l’anno. Una sorta di volontariato, per offrire migliori servizi alla cittadinanza. “Così come lavorano i nostri dipendenti che – sottolinea il sindaco- “non sono fannulloni. Il personale è, infatti, disponibile, lavora in collaborazione ed è presente in caso di emergenza senza bisogno di richiamarlo in servizio”. Chiappalone, inoltre, si rivolge ai parlamentari del territorio affinché vogliano far loro le istanze e le legittime rivendicazioni dei centri che dovrebbero rinunciare alla loro autonomia per essere accorpati con i Comuni confinanti. “Le nostre istanze – rimarca il sindaco – meritano di essere sostenute in tutte le sedi istituzionali, perché riguardano la salvaguardia delle identità locali, insieme alle tradizioni ed ai costumi di cui ogni singolo Comune ne conserva l’appartenenza. Insomma, si tratta di un patrimonio culturale e sociale che va tutelato e valorizzato come risorsa di crescita sociale ed economica dei rispettivi territori. Dopo un ampio dibattito, il Consiglio ha approvato all’unanimità una delibera in cui si chiede al Governo di ritirare la proposta riguardante l’accorpamento dei Comuni con popolazione inferiore a 1000 abitanti.
Antonio Ligato